L'attore, che attualmente è impegnato a Porto Cervo con le riprese del sequel di "365 giorni", si à scagliato contro chi ha "rubato" alcuni suoi scatti di nudo per poi pubblicarli sui social.
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MILANO - "Come attore la tua vita diventa pubblica. Ma come essere umano, voglio comunque tenere la privacy e sono un grande sostenitore della privacy", ha scritto il 30enne in un post pubblicato su Instagram. "Non è mai ok invadere la privacy di qualcuno ed è molto irrispettoso", ha aggiunto.
"Voglio davvero ringraziare la mia "famiglia" online per aver protestato contro le immagini private rubate mentre stavo lavorando sul set. Quello che è accaduto è per me una grande offesa", ha concluso. Morrone in passato si è anche ritrovato a dover difendere il film polacco che gli ha regalato fama internazionale.
La pellicola è stata infatti accusata di incitare alla violenza. "365 giorni è stato un libro di grande successo in Polonia prima di essere trasformato in un film. È importante ricordarsi che si tratta di un'opera di finzione. Quando un pubblico guarda un film, pensa di sapere che quello che vede sullo schermo non è reale, ma frutto di un lavoro di un attore che cerca di apparire reale", ha affermato.
"Dobbiamo stare attenti a non limitare la creazione dell'arte. Questo film non intende minimizzare la realtà della violenza nel mondo sessuale però può indurre le persone a parlare di certi argomenti", aveva aggiunto.
Redazione Gossip