Intervistato da GQ Spagna, l'attore ha raccontato il difficile percorso a cui é stato costretto ricorrere
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"Ho avuto bisogno di una terapia, ne ho bisogno e ne avrò bisogno, di sicuro", ha dichiarato al magazine. Il 29enne ha quindi spiegato di non essere riuscito a gestire la fama improvvisamente arrivata dal successo planetario dello spettacolo di Netflix. "Ho una persona che mi fissa una serie di linee guida perché, alla fine, quello che ho sofferto nel bene e nel male è stato improvviso, è stato molto intenso, è stato pesante", ha raccontato.
"E tutto è accaduto in pochissimo tempo, quindi mi sono impegnato con me stesso e con le persone che mi vogliono bene, ho lasciato che mi aiutassero a fare tutto nel miglior modo possibile", ha affermato.
Jamie, che oggi è tra i protagonisti di altre due fiction importanti, "Elite" ed "El Cid", ha infine parlato della sua professione e di come è cambiato il suo approccio al lavoro di attore.
"Nel mestiere della recitazione, non bisogna agitarsi, il segreto è lavorare bene a che si tratti di una pièce in un piccolo teatro o una produzione gigante", ha confidato. "Bisogna continuare a fare del proprio meglio con quello che si ha e in qualsiasi circostanza."
Redazione Gossip