Raffinato omaggio ad un gigante della musica
Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri
NERVI-RAVENNA - Doppio anniversario, 150 anni dalla nascita e 80 dalla morte, per Sergej Vasilievic Rachmaninoff (1873-1943): compositore, direttore d’orchestra e uno dei pianisti più brillanti che il mondo abbia mai conosciuto. Per ricordarlo, Daniele Cipriani, con la consulenza musicale di Gastón Fournier-Facio, ha ideato lo spettacolo “Soirée Rachmaninoff”, raffinato omaggio a questo gigante della musica, in collaborazione con “Ravenna Festival” e “Fondazione Teatro Carlo Felice” di Genova. Andrà in scena in prima assoluta al “Festival Internazionale del Balletto e della Musica di Nervi” il 2 luglio 2023 e il 6 luglio al Ravenna Festival.
Ecco l’annuncio di Daniele Cipriani: “Rachmaninoff disse una volta a un giornalista inglese che mentre alla sua vita era bastata solo la musica, alla musica non poteva bastare una sola vita. Aveva ragione: ogni volta che viene suonata una determinata musica, questa rinasce, e rinasce con lei chi l’ha composta. Soirée Rachmaninoff vuole rendere questa doppia rinascita anche visibile. Si rinnova la mia collaborazione con una stella del pianoforte richiesta in tutto il mondo come Beatrice Rana, e con Massimo Spada. In scena, inoltre, la sorella di Beatrice, la violoncellista Ludovica Rana. Vi è dunque in “Soirée Rachmaninoff” un senso intimistico, che molto si addice alla personalità del grande musicista, così legato com’era alla propria famiglia. Ai loro momenti solistici, tra preludi e sonate, si affiancheranno altri in cui i musicisti dialogheranno con la danza in un ideale connubio tra due arti sorelle. Anzi, le arti sorelle sono tre: dopo il successo di Stravinsky’s Love due anni fa, ho voluto riprende il filo rosso tra danza, musica e testi recitati.”
“Soirée Rachmaninoff” vede Ettore F. Volontieri nel ruolo titolare che racconterà in prima persona ricordi e aneddoti della vita e carriera del musicista. I testi, basati su lettere e interviste dell’artista, sono firmati da Gastón Fournier-Facio, la versione italiana è di Simonetta Allder. La scelta di Volontieri non è casuale: già Direttore generale della Fondazione Rachmaninoff (presso Villa Senar, la casa svizzera che fu del compositore russo), egli è stato a lungo stretto collaboratore di Alexander Rachmaninoff, nipote di Sergej. Una simpatica nota di colore: Ettore F. Volontieri vestirà anche idealmente i panni del musicista, indossando un completo in lino bianco, come era solito fare l’elegantissimo Rachmaninoff nei mesi estivi.
Momenti preziosi di danza con due balletti firmati da Uwe Scholz; questi, genio della coreografia scomparso prematuramente, era dotato di una spiccata musicalità che lo portò a misurarsi con le note di Rachmaninoff. A interpretare i suoi lavori, il trio formato dai ballerini Rachele Buriassi (Les Grands Ballets Canadiens), Esnel Ramos (Les Grands Ballets Canadiens, già Balletto Nazionale di Cuba) e Oleksii Potiomkin (già Teatro dell'Opera di Kyiv).
Ci sarà anche un balletto, in prima assoluta, sulle “Danze Sinfoniche”, momento dello spettacolo che vede eccezionalmente due pianoforti in palcoscenico poiché Beatrice Rana e Massimo Spada ne eseguiranno la versione per due pianoforti, realizzata dallo stesso compositore contemporaneamente a quella orchestrale originale.
Rachmaninoff avrebbero voluto che fosse Mikhail Fokine a coreografare questa sua ultima grande partitura; purtroppo, il grande coreografo, il cui nome è legato all’avventura dei Ballets Russes di Diaghilev, morì prima di poter dar vita al progetto che prendono oggi in carico Sasha Riva e Simone Repele; i due coreografi/danzatori saranno interpreti della loro creazione, accanto a un corpo di ballo di sette danzatori: Yumi Aizawa, Riccardo Ciarpella, Luca Curreli, Francesco Curatolo, Chiara Dal Borgo, Giulia Pizzuto, Chiara Ranca.
Altri brani intorno ai quali ruota “Soirée Rachmaninoff” sono: “Vocalise in do diesis minore”; “Andante dalla Sonata in sol minore”; “Preludio in re maggiore”; “Andantino dalla Suite n.2 per 2 pianoforti”.
Daniele Cipriani tiene a condividere qualche altro pensiero sullo spettacolo: “Rachmaninoff non scrisse partiture per balletti e, in verità, non è facile creare una coreografia nitida che non venga sopraffatta dalla complessità delle sue armonie e ricchezza melodica. Tuttavia, è come se la passione e nostalgia insite in esse implorassero uno sbocco coreografico e gli spettatori saranno sorpresi di come i balletti del compianto Uwe Scholz, nonché la creazione di Riva&Repele, si sposeranno idealmente con la musica. Alleggia su Soirée Rachmaninoff un profondo senso d’amore, inevitabile visto il romanticismo che si libra, dolce e struggente al contempo, dalle meravigliose note di Rachmaninoff.”
A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)