DANZA & BALLETTOXXI Padova Festival Internazionale La Sfera Danza 2024

23.09.24 - 20:35
Dedicato a Vittoria Ottolenghi.
Credit Sez. Danza
Credit Sez. Danza
XXI Padova Festival Internazionale La Sfera Danza 2024
Dedicato a Vittoria Ottolenghi.

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

Da sabato 5 ottobre a mercoledì 27 novembre è di scena il “XXI Padova Festival Internazionale La Sfera Danza 2024” con la direzione di Gabriella Furlan Malvezzi. Il Premio è una serata a parte: “La Sfera danza” lo ospita come evento di grande prestigio.

SABATO 28 SETTEMBRE ORE 20.45 - Teatro G. Verdi di Padova

PREMIO NAZIONALE SFERA D’ORO PER LA DANZA – VI Edizione

GALÀ DEI PREMIATI

Il 28 Settembre 2024 il “Premio Nazionale Sfera d’Oro per la Danza” accoglie al Teatro Verdi di Padova artisti attivi nel mondo dello spettacolo dal vivo che hanno spiccato il volo verso una carriera internazionale di prestigio, offrendo al pubblico uno spettacolo indimenticabile dedicato alla grande danza. Saranno molti i premi consegnati nel corso della serata. Si esibiranno danzatori e danzatrici provenienti dalle compagnie e dai teatri più prestigiosi a livello internazionale, scelti in questi mesi da una giuria altrettanto blasonata composta da critici, esperti, direttori di compagnie di danza. Ad alcune gemme del repertorio classico si affiancheranno interessanti creazioni contemporanee nell’atteso Galà dei Premiati, che anche in questa sua VI Edizione intende valorizzare la tradizione e, insieme, l’innovazione, puntando sulla creatività e sul talento. A seguire, verranno consegnati i quattro Premi Speciali ad importanti personalità che hanno fatto la storia della danza: Elsa Piperno (Premio alla Carriera), Vincenzo Lamagna (Premio Riccardo Drigo), Roberta Guidi di Bagno (Premio Scene e Costumi per la Danza), Paola Cantalupo (Premio alla Didattica e alla Formazione).

SABATO 5 OTTOBRE ORE 19.00  - Teatro ai Colli | Padova

OTRADANZA | Elche (Spagna)

10 SONETOS

10 SONETOS è un intervento danzato eseguito da due ballerini e un musicista intorno ai sonetti di Garcilaso de la Vega. I temi preferiti da Garcilaso sono i sentimenti di assenza, il conflitto tra ragione e passione, il passare del tempo e il canto di natura idilliaca che funge da contrasto ai sentimenti dolorosi del poeta. Egli crede in un aldilà che non è quello religioso cristiano, ma quello pagano. I sonetti che abbiamo scelto sono sonetti grandi, profondi, eterni, umani e divini. È un esercizio rischioso quello di cercare il movimento nel poeta e lo abbiamo trovato attraverso dieci “Garcilasos”, dieci paesaggi e scene danzate, insieme alle sue parole fuori campo e alle composizioni di Johann Sebastian Bach. Coreografia di Asun Noales in collaborazione con Sebastián Rowinsky. Regia di Asun Noales (Prima Nazionale - Prima performance).

SABATO 5 OTTOBRE ORE 19.00 - Teatro ai Colli | Padova

ELEKTROMOVE PERFORMING ARTS | Milano

PROMETEO | PLAY IDENTITY 

L’identità si muove tra percezione di sé e percezione da parte degli altri.  La performance indaga il tema dell’identità e della necessità di manifestare la propria esistenza a sé stessi e agli altri. Attraverso la figura di Prometeo, colui che donò la tecnica agli uomini, la performance si propone come uno spaccato delle molteplici sfumature identitarie, capaci di assumere forme diverse, alla ricerca di quella più autentica, ossia quella in cui ci si riconosce. Coreografia e regia di Marco De Meo (Prima Nazionale - Seconda performance).

DOMENICA 6 OTTOBRE ORE 19.00 - Teatro ai Colli | Padova

RAFFAELLA MENCARELLI | Roma

TIENIMI

“Tienimi quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto” – Hermann Hesse. Il sostegno reciproco, la cura e il poter contare sul supporto di qualcuno o di qualcosa sono sempre stati desideri più o meno espressi dell’essere umano. Teniamoci per proseguire il nostro percorso, per vivere. Condividiamo il “mio” perché diventi un “nostro”. Coreografia e regia di Raffaella Mencarelli (Prima Regionale - Prima performance).

DOMENICA 6 OTTOBRE ORE 19.00 - Teatro ai Colli | Padova

LOST MOVEMENT | SANPAPIÉ | Milano

SEHNSUCHT

“Sehnsucht” è una parola-chiave dello spirito romantico tedesco, che incarna un concetto tipico della cultura romantica, reso in italiano come “dipendenza dal desiderio” o, come Heidegger, “dolore”: “La nostalgia (Sehnsucht) è il dolore della vicinanza del lontano”. “Sehnsucht” significa desiderare di raggiungere il limite che ci divide dal prossimo, di scovarlo, mostrarlo, toccarlo. Corpi soli ma dipendenti indagano, in uno spazio comune, i propri limiti in relazione al corpo, allo spazio e al tempo, creando una composizione istantanea diversa ad ogni ripetizione. La musica è composta per la performance da Filippo Ripamonti che attraverso l'utilizzo di riverberi e tracciamento delle fonti si espande fino a ridisegnare i confini spaziali creati dai danzatori. In questo sistema i corpi si cercano, si trovano ed esplorano di nuovo il contatto, un nuovo modo di vivere la relazione in cui il pubblico si riconosce, vivendo con speranza e bramosia l'atto performativo. Coreografia di Nicolò Abbattista. Regia di Christian Consalvo (Prima Regionale - Seconda performance).

DOMENICA 6 OTTOBRE ORE 19.00  - Teatro ai Colli | Padova

ROSA PIA SIDOTI | Roma

(con)FONDERSI

“Fondersi a qualcuno di sconosciuto fa paura, ma può diventare elettrizzante. Fondersi a qualcosa di completamente inaspettato ti cambia la vita, ti porta sulle montagne russe, ti fa amare qualunque fiore, ti porta ad assaporare la tranquillità del mare calmo e le onde in tempesta. Fondersi con una malattia può sembrare strano, ma è l’unica cosa che ti permette di continuare a respirare, è l’unica cosa che mi permette di danzare.” (con)FONDERSI nasce dell’esigenza di affrontare la diagnosi di una malattia rara, cronica e talvolta invisibile, dalla confusione iniziale generata dalla paura e dalla ricerca costante di un nuovo equilibrio in un “corpo diversamente stanco”. L’ordine dopo il caos, in un flusso inesorabile dal quale è impossibile sottrarsi. La citazione è tratta da Lettera a te/me: un flusso di coscienza che raccoglie sensazioni del lungo viaggio di accettazione di questo ospite inaspettato. Coreografia e regia di Rosa Pia Sidoti (Prima Regionale - Terza performance).

DOMENICA 6 OTTOBRE ORE 19.00 - Teatro ai Colli | Padova

KOMOCO | Arezzo

DODI

Dodi, dall’ebraico “dono; mio amato”, parte dall’esplorazione dello stato di tormento e insoddisfazione che maggiormente plasma l’esistenza umana. Il desiderio costante di quel qualcosa in più nelle nostre vite può spesso produrre un senso di solitudine e quindi paura. Con il loro incontro e il rispecchiarsi l’una nell’altra, due entità attraversano un viaggio di auto-esplorazione e accettazione, condividendo onestà di espressione, che richiede una profonda trasformazione e annullamento di stereotipi culturali. Il duetto esprime intimità, fiducia, sensualità, rapporto umano, delicatezza, leggerezza e passione. Dodi offre un senso di profondità della nostra esistenza nel riscoprire la sottile poesia nel rapporto con l’altro, per ritrovare un ascolto profondo del momento presente e nuove possibilità in questa realtà: questo innato senso di tormento appare ora come uno dei doni più preziosi che tutti condividiamo e la consapevolezza di esso ci aiuta ad andare più in profondità, a trovare accettazione di noi stessi e infine la libertà. Coreografia e regia di Sofia Nappi (Prima Regionale - Quarta performance).

SABATO 12 OTTOBRE DALLE ORE 16.00 IN POI - Da Piazza Garibaldi a Prato della Valle | Padova

(In caso di maltempo lo spettacolo verrà recuperato in altra data)

PADOVA DANZA PROJECT

INCURSIONI ARTISTICHE URBANE

La danza contemporanea anima le vie e le piazze del centro storico della città di Padova. Nel termine “Incursioni” c’è l’idea di qualcosa al di fuori delle normali modalità di realizzazione e di fruizione delle performance, ossia di creazioni “artistiche” che, attraverso il coinvolgimento degli artisti / performer, intendono proiettare l’arte della danza fuori dagli spazi teatrali per coinvolgere l’intera comunità cittadina. Lo spettacolo itinerante lungo le vie cittadine è una forma di intrattenimento che unisce l’arte della danza con la bellezza dell’architettura urbana e della natura. Le vie del centro e il Prato della Valle offrono un’opportunità unica per gli artisti di esibirsi all’aria aperta e far conoscere il loro talento al pubblico, offrendo una pausa dalla frenesia della vita quotidiana e creando un’atmosfera magica e coinvolgente.

DOMENICA 13 OTTOBRE ORE 19.00 - Teatro ai Colli | Padova

MVULA SUNGANI PHYSICAL DANCE | Napoli

SABIR

Sabir è la nuova opera coreografica del regista e coreografo italo africano Mvula Sungani, che vede in scena l’étoile internazionale Emanuela Bianchini accompagnata dai solisti della “Mvula Sungani Physical Dance” ed il compositore e polistrumentista Erasmo Petringa che firma le musiche originali. La nuova opera visuale e astratta vuole stimolare in chi assiste una riflessione, che non deve necessariamente dare risposte immediate, ma dovrebbe fornire alcuni elementi per favorire l’idea che l'integrazione legale e sana può rappresentare una ricchezza, esattamente come accadeva più di 1000 anni fa tra i naviganti di molti paesi che per interagire nei porti del mediterraneo sentirono la necessità di creare una lingua franca comune: il Sabir. La drammaturgia coreografica che nell’astrattismo emozionale evoca storie di donne e uomini comuni, utilizza come linguaggio la physical dance ed è articolata per quadri in cui trame intense ed evocative esaltano i corpi scultorei dei danzatori e li fondono con la forza interpretativa delle musiche originali eseguite dal vivo. Le musiche originali, ispirate dalla tradizione italiana e contaminata per conferire un suono dal sapore mediterraneo, sono pensate e scritte per essere eseguite live con diversi strumenti etnici del sud Italia e dell’area mediterranea, sapientemente miscelati con suoni elettronici. Coreografia e regia di Mvula Sungani Physical Dance (Prima Regionale).

SABATO 19 OTTOBRE DALLE ORE 16.00 IN POI - Plateatico Teatro Quirino de Giorgio | Vigonza (Padova)

MISANGA DANCE COLLECTIVE

HÀ-BI-TUS

“Abitare il nostro corpo” è il dono più intimo che possiamo concedere a noi stessi. Non è un processo immediato e naturale, va costruito, imbastito, modellato proprio come un abito. Quando la forma è intimamente connessa al suo contenuto e il contenuto alla sua forma, si ha un’armonia perfetta. Coreografia e regia di Alessandra Ruggeri (Prima Regionale).

SABATO 19 OTTOBRE ORE 19.00 - Teatro Quirino de Giorgio | Vigonza (Padova)

VENETO JUNIOR BALLET| Venezia

BAROQUE PROJECT

Baroque Project è uno spettacolo di danza che fonde l’eleganza e la complessità del periodo barocco con l’energia e la creatività contemporanea. Attraverso movimenti dinamici e sofisticati, i ballerini esplorano la passione e la trasformazione, mentre la musica barocca e le moderne composizioni si intrecciano per creare un’esperienza visiva e sonora coinvolgente. Coreografia e regia di Giorgio Azzone, Milena Di Nardo e Mino Viesti (Prima performance).

SABATO 19 OTTOBRE ORE 19.00 - Teatro Quirino de Giorgio | Vigonza (Padova)

GRUPPO E-MOTION | L’Aquila

GIRUGIRU

Un viaggio nel “viaggio” in cui i performer vengono condotti con continuità in alcuni luoghi procedendo lentamente nella medesima direzione. Esperimenti che riflettono il movimento del “procedere”, dalla comunità al singolo individuo, dall’antropologia culturale alla mitologia personale, dalla drammatizzazione alla documentazione, dal testo all’immagine, dall’ensemble alla performance solista. Coreografia e regia di Francesca La Cava (Prima Regionale - Seconda performance).

DOMENICA 20 OTTOBRE ORE 19.00  - Teatro Quirino de Giorgio | Vigonza (Padova)

BALLETTO DI ROMA | Roma 

ECO KAI NARCISSUS

Eco kai Narcissus è un viaggio sonoro e fisico attraverso le modifiche percettive ed emotive che avvengono in natura a causa dell'azione dell'uomo contemporaneo, Narciso ed egocentrico come il noto personaggio della mitologia greca, accecato da un ego che offusca anche lo spirito del bello, del vero, quello incarnato dalla mitologica ninfa Eco. “Balletto di Roma” intende riflettere, attraverso il linguaggio privilegiato della danza e della musica, su un disfacimento ecologico, comportamentale e relazionale di cui non si vede la fine. Nel tentativo di esorcizzare questo senso d’impotenza la coreografia prende vita attraverso due corpi e due anime capaci di riportare lo sguardo a uno stato puro, primordiale, per valorizzare l'eco delle connessioni e delle percezioni sensoriali, ormai sempre più difficili. Il coreografo e vicedirettore artistico del Balletto di Roma Valerio Longo presenterà un duetto capace di restituire, attraverso la bellezza della connessione femminile, una danza che diventa un antidoto all’inaridimento emotivo, ma soprattutto all'incapacità di essere in risonanza con il mondo che ci circonda e che, volenti o nolenti, è ancora in massima parte naturale, per quanto rovinato e contaminato. L’energia femminile come potere creativo ci ricorda quindi che tutta la natura è creazione e che quando creiamo qualcosa possiamo connetterci con la bellezza della vita. Coreografia e regia di Valerio Longo (Prima Nazionale - Prima performance).

DOMENICA 20 OTTOBRE ORE 19.00 - Teatro Quirino de Giorgio | Vigonza (Padova)

BALLETTO DI SIENA | Siena

THAT’S AMORE

Accanto all’impostazione comica e divertente di alcuni dei più grandi capolavori, si inserisce un’atmosfera romantica e nostalgica, capace di cullare gli spettatori più grandi tra i ricordi della loro infanzia e far sognare i più piccoli sulle bellissime voci di Mina, Celentano, Gino Paoli e tanti altri, rievocando e celebrando un’Italia felice e spensierata. Alternando storie di grandi amori a tresche giovanili dal sapore più ribelle, le coreografie di questo spettacolo vogliono richiamare la realtà di un’epoca che da sempre è stata capace di appassionare i cuori di intere generazioni. Batticuori, sorrisi, risate e lacrime accompagnano gli spettatori fino al brano che dà il nome allo spettacolo, That’s Amore, con il quale si conclude una serata piena di emozioni dal gusto vintage che non passa mai di moda. Coreografia e regia di Marco Batti (Prima Regionale - Seconda performance).

DOMENICA 27 OTTOBRE ORE 19.00 - Teatro ai Colli | Padova

CIE MF | MAXIME & FRANCESCO | Lyon (Francia)

C’EST PAS GRAVE 

C’est pas grave (dal francese, “non è grave”) è un duetto di danza contemporanea e teatro fisico, che approfondisce le diverse accezioni del termine gravità: dai campi gravitazionali della fisica, che spingono a disegnare lo spazio performativo con un centro verso cui le forze tendono, alla condizione umana-psicologica di gravità, da vincere attraverso una scrittura simbolica-coreografica che verte allo humor e a toni “leggeri”. I corpi dei due performer ruotano, orbitano, accelerano e decelerano con regolarità, si attraggono e si respingono come calamite, creano paesaggi emotivi, stabiliscono delle regole in rapporto alle linee e le infrangono, si percuotono e si cullano. Lo spettacolo è stato pensato come un sistema interattivo: il pubblico è invitato a costruire aeroplanini di carta, poi a lanciarli in scena a discrezione nello spazio “gravitazionale” dei performer, infrangendo lecitamente lo spazio intimo della visione. Alea iacta est! Coreografia e regia di Francesco Colaleo e Maxime Freixas (Prima Regionale - Prima performance).

DOMENICA 27 OTTOBRE ORE 19.00 - Teatro ai Colli | Padova

NATURALIS LABOR | Vicenza  

DO YOU WANT TO PRODUCE ME?

È l’indagine sul confine tra la danza contemporanea concettuale e il teatro fisico. Due corpi sulla scena s’interrogano: quanto e come un corpo può o non può essere poetico? In che modo il “pop” può dialogare con il concetto? L’incontro e la fusione di due diversi universi danno vita ad un linguaggio autentico, somatico, crudo, con un tocco di sarcasmo. Quanto è complesso essere artista oggi? Come potersi liberare dai modelli e dagli stereotipi che ci vengono imposti quotidianamente? Coreografia e regia di Jessica D’Angelo e Toni Flego (Prima Nazionale – Coproduzione - Seconda performance).

DOMENICA 10 NOVEMBRE ORE 19.00 - Teatro ai Colli | Padova

RESEXTENSA | Bari

NON TUTTI SANNO CHE…

Non tutti sanno che… è un racconto, un viaggio, una scoperta, che porta a visitare i meandri complessi, colorati e inaspettati della creazione artistica: come si arriva a decidere che una cosa vada bene piuttosto che un’altra? Come si arriva a dire “Ecco!”? Come si inventa e cosa si combina per arrivare a uno spettacolo compiuto, pronto da presentare al pubblico? Ecco a voi un “dietro le quinte” che permette allo spettatore di vedere altri aspetti e altri punti di vista, solitamente nascosti. E, nel viaggio, si scopriranno insegnamenti e aneddoti indimenticabili dei grandi maestri. Coreografia e regia di Elisa Barucchieri (Prima Regionale - Prima performance).

DOMENICA 10 NOVEMBRE ORE 19.00 - Teatro ai Colli | Padova

GIORGIA LOLLI | Arezzo

EAT ME 

Ispirato dalla suggestione “mangiare con gli occhi”, Eat me è una riflessione sul fare del corpo osservato. Le forme morbide delle due danzatrici delineano le curve di posture astratte: memorie dal topos del ritratto femminile sdraiato e gesti quotidiani disegnano immagini di una progressiva emancipazione dal pavimento, rimanendo sfacciatamente frontali, ma celati. Coreografia di Giorgia Lolli (Prima Regionale – Coproduzione - Seconda performance).

SABATO 16 NOVEMBRE ORE 19.00 - Teatro Quirino de Giorgio | Vigonza (Padova)

HEKTOR BUDLLA | Tiranë (Albania) e VERONICA MARANGON

LOADING

L’attesa di una coppia che aspetta un figlio è un viaggio complesso e articolato. Nell’uomo che diventerà papà si alternano sentimenti di paura e curiosità. Paura di essere messo da parte dalla compagna nella relazione di coppia. Curiosità verso una nuova vita di cui prendersi cura. Un senso di crescente responsabilità e nuove domande si susseguono nel periodo dell’attesa. Coreografia di Hektor Budlla (Prima Nazionale - Prima performance).

SABATO 16 NOVEMBRE ORE 19.00 - Teatro Quirino de Giorgio | Vigonza (Padova)

KÖRPER | CENTRO NAZIONALE DI PRODUZIONE DELLA DANZA | Napoli

MDMA           

“Né il sole né la morte si possono guardare fissamente” – François de La Rochefoucauld. Questo lavoro parte da tutte quelle sensazioni che ho provato, da solo, in una sala cinematografica di periferia, attratto dalla curiosità che la pubblicità sui manifesti suscitava in me. È un omaggio al cinema di Dario Argento, autore che ho incontrato nella mia adolescenza e durante la crescita mi ha accompagnato per anni, facendomi appassionare al suo mondo. È iniziata una ricerca in profondità, dentro il mio lato oscuro e in parte segreto, per rivelare tutte le sensazioni difese e custodite negli anni. Vorrei riuscire a trasformare le atmosfere da lui create nei suoi film in una danza che tiene conto del corpo come elemento insostituibile, e della mente, che è la vera protagonista principale di tutte le diverse umanità da lui raccontate nei suoi film. Un corpo che stimola, tocca e provoca piacere ma che può anche soffocare, stringere e uccidere in un sadico dualismo umano e selvaggio, capace di raccontare un mondo di follia e solitudine. Il corpo dei performer attraverserà tutte le forme artistiche che caratterizzano l’estetica di Dario Argento: sarà mansueto e selvaggio, vittima e carnefice, avvolto dal piacere fisico e fiero nella sua nudità. Cercherò di trattare tutte le deviazioni della mente umana descritte nei suoi film e trasportarle nella realtà contemporanea. Mi piacerebbe anche trasformare l’ambiente visionario dei suoi film, in atmosfere rarefatte dove il corpo diventa oggetto dei suoi incubi, trasformandosi nell'architetto di sé stesso. MDMA è il mio omaggio all’autore, dove accompagnerò lo spettatore all'interno di un mondo di incubi e visioni. Coreografia e regia di Gennaro Maione (Prima Regionale - Seconda performance).

DOMENICA 17 NOVEMBRE ORE 19.00 - Teatro Quirino de Giorgio | Vigonza (Padova)

SHOWCASE15 ideato da Nicolò Fornasiero

[RITMI SOTTERRANEI] CONTEMPORAY DANCE COMPANY | Frosinone

KEEPING WARM

Qual è il vero motivo che ci spinge a creare con il linguaggio corporeo? Gatta trova la risposta in concetti apparentemente semplici: il tatto, i respiri, la comunità, la vicinanza, l’aderenza alle relazioni scaturite da essi. La totale assenza di tutto ciò ha svelato che il sostenerci e l’ispirarci l’un l’altro è già di per sé danza. Dall’intimo desiderio di rincontrarsi, misurarsi, fondersi, nasce Keeping Warm. Lo spettacolo mette in scena la profonda volontà di prendersi cura della danza e dello spazio che essa può abitare attraverso il calore dei corpi e degli animi che lo vivono, per giungere ad un risveglio delle membra statiche e delle menti sopite. L’autenticità della condivisione di percezioni ed intuizioni tra coreografa e danzatrici durante la creazione ha dato vita ad un sano e accurato dialogo verbale ma soprattutto corporeo. La complessità e l’ambiguità del nostro presente sembra metterci di fronte a superfici ghiacciate su cui è facile scivolare o montagne di neve da cui si può essere travolti. Forse basterebbe essere duri come il ghiaccio e candidi come la neve per affrontare tutto questo. Immerse in paesaggi innevati e freddi, tre donne si ri-conoscono per sostenersi, donando rinnovata fiducia reciproca ai loro corpi per condividere un’esperienza apparentemente ostile. Coreografia e regia di Alessia Gatta (Prima performance).

MILANO CONTEMPORARY BALLET | Milano

SURREALE

“La realtà non è mai come la si vede: la verità è soprattutto immaginazione” – René Magritte. Ispirazione fondamentale per il processo creativo della performance sono alcune delle opere di René Magritte, uno dei maggiori esponenti del surrealismo, in grado di trasformare la realtà in un affascinante mistero. La performance si articola in due sezioni, ispirate alle opere dell’artista in grado di creare una suggestione per dare corpo e forma alla musica e al movimento, con l'intento di realizzare per ogni quadro un vero e proprio tableaux vivant: - Il figlio dell'uomo, il quadro rappresenta una critica della classe borghese, che Magritte considera ipocrita e meschina e che nell’opera viene rappresentata dall’abito formale dell’uomo; - La riproduzione vietata, un uomo, visto di spalle, si osserva allo specchio e non vede il suo volto, ma le sue stesse spalle. Un dipinto che lascia spiazzati per il suo carattere surreale. Cosa è vietato per Magritte nell’essere umano? Vedersi in un solo volto. Coreografia e regia di Roberto Altamura. Prima Regionale. Seconda performance.

BALLETTO DI PARMA | Parma

CHE COSA SONO LE NUVOLE

Ci si domanda che cosa sia la realtà, perché sia così effimera e perché spesso le parole non riescano a rispondere all’esigenza dell’uomo di appropriarsene. Ispirato all’omonimo cortometraggio di Pier Paolo Pasolini, Che cosa sono le nuvole è una messa in scena della messa in scena, nella quale gli interpreti sono delle marionette in cerca di libertà. Sono personaggi che si muovono governati da qualcuno (o da qualcosa) di forte, di potente, o è il fato più grande di loro a gestirne le sorti? I protagonisti trovano il loro destino al culmine della storia quando, gettati e ricoperti d’immondizia, capiscono che la bellezza del creato è generata da un momento di sospensione, un momento nel quale nella frustrazione e nella quotidianità, nel consumo costante dell’esistere che ci viene imposto dall’esterno, trovano la forza di volgere lo sguardo al cielo rimanendo incantati a guardare le nuvole e, senza riuscire a capire cosa siano, contemplano la “straziante, meravigliosa bellezza del creato”. Coreografia e regia di Francesco Gammino. Prima Regionale. Terza performance.

ASSOCIAZIONE ARTI’S | Genova

DROOP DOWN

Droop Down – caduta libera – è un confronto che configura e raffigura l’universo umano nelle sue molteplici forme, uno spazio astratto senza confini fisici, dove i corpi trepidanti si ritrovano in una costante ricerca dell’ignoto emotivo, intrappolati in un’altalenante e costante fragilità mentale e fisica che fluttua tra paradiso ed inferno verso un’infinita caduta libera. Coreografia e regia di Francesca Frassinelli. Prima Nazionale. Quarta performance 

DOMENICA 24 NOVEMBRE ORE 19.00 - Teatro ai Colli | Padova

ARB DANCE COMPANY | Caserta

INNER 

Inner mette al centro della scena ogni singola parte del corpo, mezzo di comunicazione per eccellenza nel mondo della danza. L’idea è quella di scavare l’interno delle parti invisibili del corpo, di sentire pelle, ossa, muscoli e nervi che si contorcono per tirare fuori tutte le sensazioni consapevoli e non, liberare tossine e nutrirci di tutta l’energia positiva che, senza saperlo, abbiamo già dentro. Quel sé fisico, tangibile, che include tutta la meccanica dei sentimenti del corpo diventa casa del passato, del presente e incertezza del futuro. Coreografia e regia di Francesco Annarumma. Prima Regionale. Prima performance.

DOMENICA 24 NOVEMBRE ORE 19.00 - Teatro ai Colli | Padova

OCRAM DANCE MOVEMENT | Catania

FINGER FOOD

Finger food, letteralmente cibo da mangiare con le mani, è una tipologia di portata o buffet composta da piccole monoporzioni che si consumano per lo più in piedi. Il tavolo del finger food è come un’isola sperduta e di passaggio, non è più quel porto sicuro in cui approdare per tutta la durata del pasto. I commensali, a loro volta, diventano navi che vi navigano intorno quasi senza meta, con un ritmo veloce e distratto, poiché fermarsi, e restare, è un atto di responsabilità e di grande coraggio. Ma, come scriveva Plutarco: “Noi non ci invitiamo l’un l’altro per mangiare e bere semplicemente, ma per mangiare e bere insieme”. L’unione con gli altri, infatti, risveglia i sensi, stimola l’intelletto, suscita interesse, ma seguendo quest’onda, tutta moderna, stiamo forse costruendo un mondo in cui l’individualità trova sempre più spazio, anche in contesti conviviali come i pasti? La tavola nel processo di creazione viene elevata a “luogo dell’anima”: sedersi, forse, anziché orbitargli intorno, rimane il solo modo di ritrovarsi veramente, di capire e conoscere l’altro anziché averne paura. “Non c’è nulla che non si possa affrontare intorno a una tavola imbandita”. Coreografia di Marco Laudani e Claudio Scalia. Regia di Marco Laudani e Claudio Scalia con la collaborazione di Sergio Campisi. Prima Nazionale. Seconda performance

MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE ORE 20.45 - Teatro G. Verdi | Padova

BANDA DELL’ESERCITO ITALIANO | ROMA 

LA VITA È BELLA | Spettacolo multidisciplinare

A seguito del successo ottenuto sul palco del Teatro Ariston nella serata finale della 74ᵃ edizione della Canzone Italiana di Sanremo, la Banda dell’Esercito Italiano si esibisce per la prima volta nella città di Padova in una serata che si annuncia come un viaggio emozionante nel mondo della musica, del canto e della danza. Direttore Maestro Maggiore Filippo Cangiamila. Regia di Gabriella Furlan Malvezzi. Musica dal vivo eseguita dalla Banda dell’Esercito Italiano. Cantante Barbara Lorenzato. Cantante-attore Vittorio Matteucci. Danzatori: Gioacchino Starace (Solista del Teatro alla Scala di Milano, Primo Ballerino ospite Teatro dell’Opera di Tirana, Primo Ballerino ospite Rossini Opera Festival), The Bridge Pigato Contemporary e Padova Danza Project. Prima Assoluta.

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

 

 

 

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