DANZA & BALLETTO“Folk-s” di Alessandro Sciarroni

15.11.21 - 20:00
Giovedì 18 novembre in scena al Teatro Morlacchi di Perugia
(foto © Andrea Macchia)
(foto © Andrea Macchia)
“Folk-s” di Alessandro Sciarroni
Giovedì 18 novembre in scena al Teatro Morlacchi di Perugia

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

PERUGIA – Alessandro Sciarroni, uno dei più interessanti e acclamati protagonisti della creazione contemporanea a cui La Biennale di Venezia ha conferito il Leone d’Oro della Danza, giovedì 18 novembre, alle 21, porta in scena, al Teatro Morlacchi di Perugia, FOLK-S will you still love me
tomorrow? con Marco D’Agostin, Matteo Ramponi, Pablo Esbert Lilenfeld, Elena Giannotti, Francesca Foscarini, Leon Maric.

Uno spettacolo straordinario, osannato dalla critica e dal pubblico, in cui Sciarroni conduce un gruppo di attori e danzatori contemporanei nella regione del Sud-Tirolo per studiare assieme ad una compagnia di danza popolare i difficili passi dello Schuhplattler, l’antica danza dei battitori di
scarpe.

“Folk-s” è una pratica performativa e coreografica sul tempo. Il lavoro nasce da una riflessione sui fenomeni popolari di danza folk antica sopravvissuti alla contemporaneità. Lo Schuhplattler è un ballo tipico bavarese e tirolese, significa “battitore di scarpe” e consiste letteralmente nel battere le mani sulle proprie gambe e calzature. In Folk-s, questa danza viene eseguita e concepita come indicazione di una forma preesistente e primitiva di pensiero. Il ballo come regola, dittatura, flusso di immagini che seguono il ritmo e la forma, non il contenuto. “La forma è ritmo, è energia che viene percepita attraverso le orecchie, non gli occhi, eyeless”. Così, per i performer di Folk-s non è altro tempo che il presente, che è non-passato e non-futuro. É l'insistenza infinita della marea contro la spiaggia, il ritorno della stessa onda sulla stessa riva. É suono. Nella ripetizione decontestualizzata geograficamente e culturalmente, la materia folk trova la sua più chiara rivelazione. In questo loop di gesti percussivi, l'introduzione di anomalie e variazioni sembra rimandare ad un complesso sistema di segni che evocano festa e martirio, alla presenza elegante e crudele di un nuovo Angelo Sterminatore. Così il folk e il popolare, astratti dalla matrice sonora originaria, paiono battersi e fondersi con la condizione contemporanea, in continua lotta per la sopravvivenza.

Info: Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222

È possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito www.teatrostabile.umbria.it

Per accedere a teatro è necessario il Green Pass.

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

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