Sabato 12 novembre ore 18, Teatro Morlacchi di Perugia
Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri
PERUGIA - Premio UBU nel 2002 come miglior creazione di teatrodanza dell’anno, <OTTO> è un’opera irriverente, sarcastica, destabilizzante che navigava nel vuoto, facendo della ‘caduta’ l’emblema di una nuova era.
Prosegue nel segno della danza la Stagione 22/23 del Teatro Morlacchi di Perugia. Sabato 12 novembre alle 18, arriva <OTTO>, un progetto realizzato dal collettivo toscano Kinkaleri che vede in scena quattro performer: Filippo Baglioni, Chiara Bertuccelli, Andrea Sassoli e Mattia Maiotti.
<OTTO> ha vinto il premio UBU prima del suo debutto nel 2002, quando era ancora in fase di studio e la Compagnia sperimentava di volta in volta nuovi materiali di scena che venivano assemblati come in un montaggio cinematografico, sequenza dopo sequenza. Il debutto è avvenuto l'anno dopo, il 16 gennaio 2003. A distanza di anni, Kinkaleri riprende e riporta in scena un lavoro nella necessità di capire cosa ci sia ancora di vero in uno spettacolo che navigava nel vuoto, facendo del crollo l’emblema di una nuova era.
“<OTTO> non ritorna come ogni repertorio che abbia un motivo per resistere al tempo, ma è qui per domandare ancora, per interrogare e sorprendere il suo pubblico. – Dalle note dello spettacolo – Una persona entra in scena e cade. Più precisamente non entra per cadere, ma cade perché entra. Una caduta che potrebbe essere l’unica, in assoluto, che contiene tutto lo spettacolo, alla quale seguono altre cadute, che possono essere considerate delle note a piè di pagina, evoluzioni di quella prima archetipica caduta. Una caduta che a distanza di anni tenta di rapportarsi con una nuova generazione, per capire se il crollo che era stato individuato in quei primi anni duemila è ancora in divenire, se siamo nella polvere, oppure se ci troviamo già in un iceberg staccato che si muove verso altre direzioni. <OTTO> è un vuoto, ora, una sospensione del mondo, evitare di guardare, conosco già tutto, siamo al massimo valore della rappresentazione crudele del mondo che si offre alla rappresentazione indecente di sé”.
Lo spettacolo dà il via alla Rassegna di danza del TSU dal titolo “Perché non ballate?”, attraverso cui il Teatro Morlacchi si fa palcoscenico privilegiato per le più significative esperienze della nuova danza con 5 appuntamenti che guardano lontano, aprendosi al pubblico di domani.
Info: 075 5722555 / www.teatrostabile.umbria.it
A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)