Giorgia Soleri in una recente uscita pubblica, si é rifiutata di rispondere a domande riguardanti il fidanzato cantante
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ROMA - Davanti all’ennesimo quesito sul cantante, l’influencer ha replicato: “A lui non vengono mai fatte domande su di me, vorrei tenere la relazione riservata”.
Giorgia ha quindi preferito parlare di un tema a lei caro come il riconoscimento di alcune malattie invalidanti, tra cui la vulvodinia, patologia di cui soffre.
“Peggio della malattia è l'indifferenza, e credo non ci debba essere bisogno di una persona celebre per accendere i riflettori su un malattia perché il diritto alla salute è un diritto di tutti e tutti devono avere il diritto di non sentirsi soli”, ha affermato.
Ricordando le difficoltà vissute per raggiungere una diagnosi, la modella ha poi aggiunto: “Nessuno mi sapeva dare risposte, mi sono sentita dire che provare dolore durante un rapporto era normale e che avevo paura di un atto intimo come il sesso”.
La 26enne si è poi voluta soffermare sull’importanza della salute mentale.
“La salute mentale e la sua cura è sicuramente uno tra i temi più stigmatizzati nella società contemporanea. Non dovremmo chiamarli psicofarmaci, ma semplicemente farmaci. Se le cure farmacologiche per altre parti del corpo nel linguaggio comune vengono chiamate solo farmaci, e non cardiofarmaci, testafarmaci, perché bisogna aggiungere il prefisso ‘psico’ per quelli volti a curare la mente? Le malattie mentali sono problemi di salute come tutti gli altri, e per questo, se serve, vanno curati con terapie farmacologiche”, ha chiosato.
Redazione Gossip