Il titolo del libro, "Un posto tutto mio", in cui l'attrice racconta la storia di una ragazza spagnola alla ricerca delle sue origini, ha spiegato di aver rivissuto alcuni momenti della sua vita attraverso la storia di Camila
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ROMA - "Grazie a questo libro ho rivissuto certi passaggi della mia vita che forse non avevo mai elaborato", ha dichiarato l'attrice, compagna di Raoul Bova, durante un'intervista rilasciata a "Vanity Fair".
"La sensazione di essere straniera in Italia, per esempio. Oggi per me casa è Roma, incredibilmente non lo è più Madrid, ma quando sono arrivata in questo paese non sapevo una parola di italiano ed è stato davvero faticoso. Ero assalita dai pregiudizi" , ha rivelato.
"Dicevano che ero bella e poco intelligente, poco preparata, troppo giovane. E insinuavano, anzi lo dicevano anche apertamente, che volevo sfruttare una serie di circostanze, come la fama di Raoul", ha confidato.
"Ho passato molto tempo a lottare con questa narrazione che non mi apparteneva e che mi feriva profondamente. Soprattutto per come sono fatta io", ha continuato la 32enne.
"Sono una persona di principi, una persona anche un po 'pesante che si impegna tantissimo nelle cose, in Spagna studiavo recitazione all'accademia, non sono un'improvvisata", ha sottolineato.
Parlando della sua carriera Rocìo ha infine aggiunto: "Quando dicono che sono una modella, io correggo sempre: ex. E 'un mestiere bellissimo e divertente ma anche quella parola, modella, purtroppo la collego a un pregiudizio che ho subito in passato: ecco la modella che si è messa in testa di fare l'attrice. Non è affatto così ".
Redazione Gossip