DANZA & BALLETTODAR CORPO ALLO SPAZIO

10.02.25 - 20:30
Balletto Teatro di Torino, Naturalis Labor, Matteo Stella Dance Arts
(Foto: Ufficio Stampa Il Maggiore)
(Foto: Ufficio Stampa Il Maggiore)
DAR CORPO ALLO SPAZIO
Balletto Teatro di Torino, Naturalis Labor, Matteo Stella Dance Arts

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

VERBANIA – “Dar corpo allo spazio” è uno spettacolo itinerante che invita il pubblico a scoprire come la danza può trasformare e abitare luoghi diversi. In una sola serata, tre spettacoli unici si intrecciano in più repliche, creando un’esperienza coinvolgente e dinamica. Un viaggio attraverso i diversi spazi del Teatro Il Maggiore di Verbania, dove corpo e ambiente dialogano, dando vita a nuove percezioni e modi di vivere il movimento.

Balletto Teatro di Torino | Studio per Aliseo - sintesi poetica di Anemoi

Aliseo è un vento costante, regolare, come il desiderio di esplorare e danzare. Il vento è energia, necessita di luoghi, intenzioni a volte di caos per poter lasciare emergere la sua potenza con tutte le sue intensità. Le intensità sono disegni di trasformazioni. Modificano ciò che il corpo agisce mutando il paesaggio, esattamente come l’intensità del vento. Il vento è mitico, è pratico, è catarsi. Il vento distrugge o trasporta, il vento è carattere invisibile dai visibili risultati. Aliseo è un viaggio di trasformazione, senza inizio, senza fine. Coreografia: Manfredi Perego; Danzatrice: Nadja Guesewell; Musica originale: Paolo Codognola; Costumi: Majatai; Coproduzione Balletto Teatro di Torino e Fattoria Vittadini; Compagnia Naturalis Labor | Naufraghi (Jules). 

‘Le più belle storie iniziano sempre con un naufragio’ 

L’immagine del naufragio è quella che meglio rappresenta l’ineffabile che travolge chi, all’improvviso, si ritrova a fare i conti con la propria esistenza. Il naufragio è quando l’uomo incontra un limite nuovo, un muro invalicabile, ma è anche possibilità di progettare un mondo. In questa storia c’è un lieto fine, quello che noi vorremo che accadesse a tutti quelli che si ritrovano di fronte all’insormontabile. Ogni naufragio è sempre causato da qualcosa, qui da un amore impossibile. Come uno stordimento che ci fa barcollare, in mezzo ad una nebbia di sentimenti. Coreografie: Luciano Padovani; Costumi: Chiara Defant; Danzano: Alice Carrino e Giuseppe Morello; Una produzione Compagnia Naturalis Labor; Con il sostegno di MiC / Regione Veneto / Comune di Vicenza.

Matteo Stella Dance Arts (Matteo Levaggi e Samantha Stella) | VOX POETICA

Un’irradiazione simbolica permea Vox Poetica in un’inquietante e soave partitura che verte alla purezza dell’Arte e del Balletto. Sviluppata da Matteo Stella Dance Arts nella residenza Untitled New Work alla New York University Tisch School of the Arts, condivisa con i coreografi Karole Armitage e Richard Move, si avvicina concettualmente a EmptyWords di John Cage attraverso la destrutturazione del vocabolario della danza classica, simile alla decostruzione semantica cageana, e il rapporto tra immobilità e movimento dei corpi, riconducibile alla relazione tra silenzio e suono. Il duo Matteo Stella Dance Arts, formato dal coreografo Matteo Levaggi e dall’artista visiva, performer, filmmaker e cantante Samantha Stella, dopo una fertile collaborazione avviata nel 2007 - “Sublime delicatezza” (★★★★☆ Financial Times NYC) - si consolida ufficialmente nel 2019 grazie ad una commissione per il Museo Madre di Napoli voluta dalla Fondazione Donna Regina per le Arti Contemporanee e The Robert Mapplethorpe Foundation New York. Vicino al concetto wagneriano di opera d’arte totale, il duo sviluppa un proprio stile in dialogo e contrapposizione tra un ideale di bellezza classica e la consapevolezza di una inevitabile decadenza dei tempi attuali. Negli anni Levaggi/Stella sono stati presenti su palchi internazionali, musei e gallerie d’arte (tra gli altri Biennale de la Danse de Lyon, Joyce Theater New York City, International Ballet Fest Miami, BolzanoDanza, Ace Museum Los Angeles, Transart), passando per il cinema, la moda e la musica, sino ad approdare al Teatro alla Scala nel 2023 con un’installazione coreografica che unisce la concettualità e l’estetica dell’arte contemporanea al linguaggio del balletto classico. Performers: Vittoria Valerio (solista Teatro alla Scala), Samantha Stella, Matteo Levaggi. Musiche: Frédéric Chopin, Marcia Funebre, Nero Kane, musica originale.

Vittoria Valerio si diploma nel 2005 presso la Heinz-Bosl-Stiftung di Monaco (Germania) e viene scritturata dal “Bayerische Staatsballet” di Monaco per la produzione di “La bayadère”. Nella stagione 2005/2006 danza con il “Wiener Staatsoper und Volksoper Ballet” (Austria); dal 2006 al 2009 è solista presso la compagnia del Teatro di Dortmund (Germania) e dal 2009 al 2012 è solista presso lo “Zürcher Ballett”, diretto da Heinz Spoerli. Riceve il primo premio al Concorso di Danza Internazionale premio Roma e il primo premio al Concorso Internazionale di danza di Spoleto. Entra nel Corpo di Ballo del Teatro alla Scala nel 2012. Interpreta “Giselle” (passo a due dei contadini, le due willi e in seguito il ruolo protagonista), “Onegin” di John Cranko (Ol’ga), “Raymonda” (Henriette e solista del quadro della “visione”); “Il lago dei cigni” di Rudolf Nureyev (passo a tre, i quattro piccoli cigni e le fidanzate), “Russian Seasons” di Alexei Ratmansky (coppia in verde poi coppia in bordeaux), “La Rose malade” di Roland Petit, “Jewels” di George Balanchine (coppia principale di “Rubies” e di “Emeralds”). Dall’aprile 2014 è ballerina solista e debutta nel ruolo di Odette/Odile nel “Lago dei cigni” di Rudolf Nureyev. Interpreta anche “Pink Floyd Ballet” (Roland Petit). “Don Chisciotte” di Rudolf Nureyev (due amiche di Kitri, ballerina di strada, Amore e in seguito nel ruolo principale di Kitri). È protagonista in “Romeo e Giulietta” di Kenneth MacMillan, nello “Schiaccianoci” di Nacho Duato, in “Giselle”, e riceve il premio “Premio Danza&Danza” come artista emergente per la stagione 2014. Danza in “Cello Suites” di Heinz Spoerli, in “Excelsior” (la Civiltà), “La bella addormentata nel bosco” curata da Alexei Ratmansky (principessa Fiorina e Aurora), “Cinderella” di Mauro Bigonzetti (Fata Madrina), “Il giardino degli amanti” di Massimiliano Volpini (Fiordiligi), “Il lago dei cigni” curato da Alexei Ratmansky (Odette/Odile), “Petruška” di Michail Fokin (La ballerina). “Symphony in C” di George Balanchine (coppia principale del quarto movimento), “Progetto Händel” (Mauro Bigonzetti), “Sogno di una notte di mezza estate” di George Balanchine (sei ragazze cerimonia e La farfalla), “Goldberg-Variationen” di Heinz Spoerli, “Petite Mort” di Jiří Kylián, “Le Corsaire” di Anna-Marie Holmes (le tre Odalische), “Lo Schiaccianoci” di George Balanchine, (Pastorella di Marzapane e Colombina), “La Bella addormentata nel bosco” di Rudolf Nureyev (la principessa Fiorina), in “Sylvia” di Manuel Legris, titolo inaugurale della Stagione 2019/2020 di Balletto alla Scala, è una Naiade, poi nel cast delle Due cacciatrici e delle due schiave nubiane. Per la serata “Grandi Momenti di Danza” danza “La Sylphide” di Bournonville (dall’atto II) e in “Omaggio a Nureyev” il passo a due da “Romeo e Giulietta”. In “Serata Grandi Coreografi” danza nel divertissement da “Paquita”. In “Serata Quattro Coreografi” è tra gli interpreti di “Movements to Stravinsky”. Per “La bayadère” di Rudolf Nureyev, titolo inaugurale della Stagione 2021/2022, interpreta il “Pas d’action” e in seguito il ruolo protagonista di Nikiya, che riprende anche nel 2024; in “Jewels” di George Balanchine riprende il ruolo nella coppia solista di “Emeralds”. In “Gala Fracci” (2022) interpreta il passo a due da “Romeo e Giulietta” di Nureyev e il quarto movimento di “Symphony in C”. Nella ripresa di “Onegin” di John Cranko (settembre 2022) debutta nel ruolo protagonista di Tat’jana. Per “Lo Schiaccianoci” di Rudolf Nureyev, titolo di apertura della Stagione di Balletto 2022/2023, è nel ruolo di Luisa e nella danza Spagnola, poi interprete della Pastorale. A novembre riprende il ruolo protagonista di Tat’jana in “Onegin” di John Cranko. Prende parte alla produzione “Coppélia”, nuova creazione di Alexei Ratmansky che ha inaugurato la Stagione di Balletto 2023/2024, danzando nelle Variazioni allegoriche. Per il Trittico Balanchine Robbins danza il ruolo “Mauve” in “Dances at a Gathering”. 

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE