DANZA & BALLETTOOLIVIERO BIFULCO E I “BALLABILI DI VERDI”

10.09.24 - 20:30
Apertura del Teatro Fraschini tra musica e danza
(Foto: Oliviero Bifulco)
(Foto: Oliviero Bifulco)
OLIVIERO BIFULCO E I “BALLABILI DI VERDI”
Apertura del Teatro Fraschini tra musica e danza

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

PAVIA – Apertura dello storico Teatro cittadino con musica e danza per la rassegna “Preludi d’autunno” che festeggia il terzo anno di vita. È un interessante viaggio concertistico in attesa della Stagione d’opera: cinque appuntamenti pensati secondo percorsi tematici. Ne “I Ballabili di Verdi” ci sarà un immaginario richiamo a “Rigoletto” - la produzione lirica di quest’anno - serata nella quale sarà inserita in debutto assoluto la danza dal vivo con un gruppo di ballerini guidati da Oliviero Bifulco. La rassegna prevede una serie di appuntamenti che si relazionano a grandi compositori con i programmi musicali delle Orchestre che richiamano i temi dei titoli in Stagione. Ad aprire i “Preludi d’autunno”, sabato 14 settembre alle ore 21, l’“Orchestra I Pomeriggi Musicali” diretta da Biagio Micciulla eseguirà i ballabili di Giuseppe Verdi per l’occasione coreografati appositamente da OLIVIERO BIFULCO con sei danzatori che si esibiranno dal vivo (light designer Oscar Frosio).

I ballabili in programma sono estratti da opere che Giuseppe Verdi ha scritto o adattato per il pubblico francese, abituato ad assistere a spettacoli in cui la danza non poteva mancare. “Les Vêpres Siciliennes” è un vero e proprio grand-opéra. L’opera, andata in scena per la prima volta a Parigi nel 1855, è ambientata nella Palermo del XIII secolo e narra degli eroici tentativi dei siciliani di liberare l’isola dall’occupazione francese. “L’allegoria delle stagioni” è a tutti gli effetti un balletto rappresentato durante una festa che si tiene nel palazzo del governatore Guy de Montfort. Diversi i casi dei ballabili tratti dalle versioni francesi de “Il Trovatore” e del “Macbeth”, brani sinfonici che, nonostante siano aggiunti a posteriori, riescono perfettamente nell’intento di amplificare la portata drammaturgica delle scene in cui sono inseriti. Nei ballabili della versione francese de “Il Trovatore” (1857), ad esempio, la musica ben rappresenta il clima di mistero e di inquietudine generato dalla comparsa del personaggio chiave dell’opera, la vecchia gitana Azucena. I ballabili del “Macbeth”, scritti per la versione dell’opera andata in scena a Parigi nel 1865, sono forse la più felice incursione di Verdi nel regno della danza, un vero e proprio brano sinfonico che rivela l’uso ricco e sapiente della tavolozza timbrica orchestrale e che condensa il carattere dell’opera segnato dalla convivenza del tragico e del comico, elemento che poi verrà magistralmente esplorato nel “Rigoletto”.

OLIVIERO BIFULCO ha formato un cast per questa produzione con sei danzatori scelti tra cinquecento candidature ricevute:

* Alessia Giacomelli, già ballerina presso la “Johan Inger Youth project”, ora ballerina freelance. 

* Francesco Simeone, già ballerino del “Ballet du Preljocaj” e ora ballerino presso “Scapino Ballet Rotterdam”. 

* Angelo Minacori, diplomato alla “John Cranko School” di Stoccarda e già ballerino dell’“Opéra di Parigi” e di “Gauthier Dance”. 

* Sophia Ferrillo, ballerina di “Metamorphosis Dance”.

* Sofia Bonetti, danzatrice del “Balletto di Toscana”. 

* Giovanni Russo, danzatore presso “Pulse Programme” e “Opus Ballet”. 

OLIVIERO BIFULCO frequenta per sette anni la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala dove si diploma in danza classica e contemporanea sotto la direzione di Frédéric Olivieri. Dopo un corso di perfezionamento, comincia a lavorare all’Opéra di Bordeaux, sotto la direzione di Charles Jude, dove balla i più grandi titoli del repertorio classico e contemporaneo. Nel suo repertorio troviamo i grandi classici del balletto, dallo “Schiaccianoci” al “Lago dei Cigni”, e i grandi coreografi del Novecento: Angelin Preljocaj, Maurice Béjart, José Limón, Jiří Kylián. Alterna oggi la sua carriera da ballerino freelance a quella di coreografo.

BIAGIO MICCIULLA ha intrapreso gli studi di direzione d’orchestra con il M° A. Fogliani presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste conseguendo in seguito il Diploma Triennale di Alto Perfezionamento in Direzione d’orchestra sotto la guida del M° D. Renzetti presso l’APM di Saluzzo e la Laurea di II Livello in direzione d’orchestra con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma sotto la guida del M° D. Lucantoni. Durante la sua carriera ha diretto compagini orchestrali quali l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, la Filarmonica Gioachino Rossini di Pesaro, la FVG Mitteleuropa Orchestra, la RomaTreOrchestra avendo inoltre la possibilità di collaborare con solisti di fama mondiale come Paolo Taballione, Solo Flute della Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera. Dalla stagione 2022/23 dirige i concerti del Festival “Un organo per Roma” e collabora con l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Santa Cecilia di Roma. A gennaio del 2024 ha diretto in concerto i finalisti del Concorso Internazionale Biennale di Violino “Franco Gulli” presso il Teatro Italia di Roma. Prima di intraprendere lo studio della direzione d’orchestra, Biagio Micciulla ha conseguito con il massimo dei voti il Diploma in Trombone presso il Conservatorio “A. Corelli” di Messina e il Diploma Accademico di II Livello presso il Conservatorio “R. Franci” di Siena. 

INFO:

tel. 0382/371214

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

 

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