DANZA & BALLETTO“Gaîté Parisienne” di Fredy Franzutti

08.01.24 - 20:00
In omaggio al Maestro Lindsay Kemp
(Foto: Francesco De Vincentis)
(Foto: Francesco De Vincentis)
“Gaîté Parisienne” di Fredy Franzutti
In omaggio al Maestro Lindsay Kemp

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

TOUR - Lo spettacolo procede per quadri e ricrea le atmosfere della Belle Époque, periodo dorato nel quale Parigi era capitale assoluta della cultura e della mondanità, e la frenesia esortava la creatività di una società impaziente del nuovo secolo in arrivo.

Le invenzioni meccaniche, le esposizioni universali, l’elettricità – che si percepiva come adrenalina collettiva ed economica – hanno anche generato la libertà dei costumi di una società che accoglieva con ottimismo l’età del progresso, facendo divenire l’ammiccante e sfrenata sensualità delle spigliate Cancaneuses l’emblema dell’emancipazione e dell’entusiasmo per il futuro della collettività.

La provocazione erotica diviene simbolo del momento storico ed estetico – ritratto abilmente da Toulouse-Lautrec (1864 – 1901) –  portando con sè una rapida emancipazione sociale della donna, che è protagonista nei teatri, nei caffè, nei locali con il ruolo di Chanteuse, attrice, Cancaneuse, ballerina, modella, acrobata. Una figura sociale nuova che padroneggia un ruolo subalterno e allo stesso tempo dominante. La società parigina, inoltre, nel desiderio di centralità europea apprezzava l’apertura alle diversità delle classi sociali e favoriva l’integrazione con le comunità straniere e migranti accettate per fascino d’esotismo. La “Parigi Bohème”, termine usato e diffuso in questo periodo, nasce per descrivere lo stile di vita non convenzionale degli artisti, scrittori, musicisti e attori marginalizzati e impoveriti in un continuo confronto e convivenza con le classi borghesi e di residuo nobiliare.

Sfrenati can can, polke, mazurke e walzer per intrattenere nobili e borghesi, in una spensierata ed eccitante “Gaîté Parisienne”. Franzutti crea la progressione coreografica rielaborando il genere di spettacolo inserendo citazioni dal cinema e dal cabaret, varietà in voga al momento, e omaggiando il Maestro Lindsay Kemp con il quale ha più volte collaborato. Nello spettacolo troviamo anche  inserita una ricostruzione del passo a due “Le Papillon” (1860, sempre su musiche di Offenbach) che fu creato da Maria Taglioni, la grande ballerina romantica, per la sua allieva prediletta Emma Livry.

Le scene a trasformazione, che ricostruiscono saloni ed esterni parigini, sono dipinte da Francesco Palma. I costumi sono ricostruiti da pitture e immagini dell’epoca. Protagonisti sono: Nuria Saldo Fustè, Matias Iaconianni, Alice Leoncini, Ovidiu Chitanu i solisti e il corpo di ballo del Balletto del Sud, una solida realtà internazionale che colleziona, dal 1995 – anno della fondazione, successi e riconoscimenti nelle numerose tournée italiane ed europee.

Lo spettacolo replica nel 2024:

14 gennaio al Teatro Municipale di Piacenza

28 gennaio al Teatro Verdi di San Severo (Fg)

13 febbraio al Teatro Umberto Giordano di Foggia

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

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