DANZA & BALLETTO“Van Gogh Cafè”

23.01.23 - 18:00
In scena il 26 gennaio al Teatro degli Arcimboldi
Credit ph. Ufficio Stampa TAM
Credit ph. Ufficio Stampa TAM
“Van Gogh Cafè”
In scena il 26 gennaio al Teatro degli Arcimboldi

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

MILANO - “Van Gogh Café” è una pièce teatrale dedicata alla vita del pittore olandese Vincent Van Gogh raccontata attraverso l’intensa corrispondenza con il fratello Theo. Lo spettacolo, scritto e diretto da Andrea Ortis, firma eclettica nel panorama del musical italiano, è prodotto dalla MIC Musical International Company che, dopo il grande successo de “La Divina Commedia Opera Musical”, presenta una commedia musicale con orchestra dal vivo.


In una fervida Francia, in un’effervescente Parigi, artisti, letterati, studiosi si incontrano, come rappresentanti del mondo culturale e borghese, all’interno di café che, ben presto si trasformano, in centri di divertimento e pensiero, i Café Chantant. Lo spettacolo si svolge proprio all’interno di un Café-chantant, nel quale, oltre a consumare bibite e generi alimentari, si poteva storicamente assistere a spettacoli di musica e di canto. È un’età d'oro e Parigi diventa il modello del divertimento su scala europea. Così i café iniziano ad esser frequentati da artisti di grande fama del calibro di Vincent Van Gogh, George Braques, Cezanne, Renoir, Manet, Gauguin, Modigliani, solo per citarne alcuni.


“Van Gogh Café” racconta la vita di Vincent grazie alla curiosità e alla sottile insistenza del cameriere del locale, Luc. L’antiquario M. Louis Philippe (Andrea Ortis), ricorda a Luc la vita di Vincent, alcuni suoi momenti focali, i nodi più interessanti della sua arte pittorica, leggendo a volte alcuni passi originali ricavati dalle lettere di Vincent al fratello Theo, altre volte immergendo il pubblico in grandi proiezioni animate 3D che avvolgono spettatore e scena trasformandola in una “Notte Stellata” o in un “Campo di grano”, altre volte coinvolgendo l’habitat scenico in una vera e propria trasformazione in giallo “Girasole” o in lilla “Iris”.


Lo spettacolo racconta delle ore che precedono la messa in scena della “prima” di uno spettacolo serale, vivendo le emozioni delle prove, le confidenze da camerino, le competizioni tra ballerine, le  dinamiche  umane  dei  musicisti  e  soprattutto,  narrando il rapporto contrastato tra la cantante solista M.me Odile (Floriana Monici), ormai a fine carriera, ed una giovane cantante M.lle Aline (Chiara Di Loreto), aspirante al ruolo di protagonista. Da una parte, alcuni musicisti, delle ballerine ed una cantante si stanno preparando alla performance serale, dall’altra l’antiquario racconta la storia ed è anche avventore dello stesso Café.


Il linguaggio si sviluppa grazie ai musicisti presenti (pianoforte/musette, violino, chitarra, contrabbasso e percussioni) diretti dal Maestro Antonello Capuano e ad energici ed espressivi interventi coreografici del corpo di ballo diretto dal coreografo Marco Bebbu, il tutto mosso in un ambiente scenico suggestivo progettato da Gabriele Moreschi, all’interno di atmosfere luminose e visive di Virginio Levrio VAS Milano con un allestimento di costumi storici di metà ‘800 firmati da Marisa Vecchiarelli.


Lo spettatore si trova così, immerso nella Parigi di metà ‘800, nelle lande desolate del Borinage o nei parchi parigini dell’en plein air, nelle assolate campagne di Arles o tra i vicoli di una formicolante Montmartre.


“Van Gogh Café” è la storia di uomini e donne, parallele a quella del grande pittore olandese, narrata tra fiducia e cadute, malinconie profonde e gioie debordanti, tra amicizie stimolanti e solitudini feroci. Lo sfondo musicale attraversa il racconto con la raffinatezza e la personalità dei più grandi parolieri e cantanti francesi, Edith Piaf, Charles Aznavour, Mireille Mathieu, Yves Montand per citarne alcuni.


“Van Gogh Café” è anime intrecciate, tempi saldati e sovrapposti, binari paralleli, forme espressive molteplici che allargano lo spazio del racconto dando il respiro che il pittore chiede. Pochi contorni netti e pochissimi limiti definiti e dettagliati, “Van Gogh Café” è uno spettacolo felicemente intriso dell’animo inquieto, nostalgico e inguaribilmente solitario di Vincent, ma allo stesso modo pervaso di speranza e desiderio, impastato dello stesso colore del suo creatore, spesso e materico, muscolare, carnale nel suo insofferente, ansioso e travagliato mal di vivere.


Info: TAM - TEATRO ARCIMBOLDI MILANO

Viale dell’Innovazione 20 – Milano

Infoline: mail: [email protected]

website: www.teatroarcimboldi.it

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

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