Nel corso di un'intervista al "Il Corriere della Sera", ha raccontato il difficile periodo al Royal College of Music
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MILANO - Il cantante infatti a causa di questo disturbo non era in grado di leggere il pentagramma.
"Facevo finta di saper leggere il pentagramma. Cercavo di voltare pagina al momento giusto. Mi hanno scoperto, ma ho fatto appello a una legge voluta dal premier Tony Blair contro le discriminazioni verso le persone dislessiche... Alla fine me ne sono andato io, scegliendo il pop", ha dichiarato.
L'artista ha anche spiegato che è stato fondamentale per lui l'aiuto di sua madre Joannie, scomparsa alcuni mesi fa a causa di un tumore.
"Ho superato le mie insicurezze dovute alla dislessia e al bullismo di cui ero vittima grazie a mia madre Joannie, che ora non c'è più. E' merito suo", ha confidato. "Mi ha insegnato a prendere le difficoltà e a farne qualcosa, insieme ai miei fratelli e sorelle. La musica aiuta a creare una specie di magia, è un po’ lo spirito della Compagnia del cigno, la serie tv di Ivan Cotroneo con il quale mi è piaciuto collaborare", ha affermato.
Il 38enne, che ieri sera insieme agli altri giudici di ‘X Factor’ Manuel Agnelli, Emma Marrone ed Hell Raton è tornato in onda con il primo live della nuova edizione del talent, ha infine commentato la squadra di talenti che ha scelto, composta dalla band Westfalia, da Fellow e dalla giovane Nika Paris.
"X Factor vive perché non è un karaoke, i ragazzi hanno qualcosa da raccontare", ha detto. "Magari non siamo la squadra più aggressiva dal punto di vista della competizione, ma chi se ne importa. Possiamo dare un’emozione enorme", ha concluso.
Redazione Gossip