Robbie Williams ha affermato che nel periodo di massimo successo della sua carriera qualcuno avrebbe tramato per ucciderlo.
Le rubriche di fashionchannel.ch: “PEOPLE”, curiosità di moda, alimentazione, cultura, travel, wedding, cinema, tendenze e gossip”
Il cantante ha raccontato che quando andava in giro incontrava spesso persone che volevano picchiarlo senza motivo e che la sua vita fu messa seriamente in pericolo a causa del grande successo ottenuto con i "Take That" negli anni '90.
L'artista ha ammesso che da quel momento in poi la sua esistenza cambiò completamente. "Vengo da Stoke. Amo la mia città natale, non essere in grado di andarci o uscire quando avevo 17 anni è stato difficile", ha dichiarato. "La gente voleva picchiarmi ovunque andassi. A un certo punto qualcuno stipulò anche un contratto per farmi uccidere, è una cosa di cui non ho mai parlato", ha aggiunto.
Il 46enne ha trovato grandi difficoltà a gestire la fama improvvisa e ha spesso desiderato di tornare ad avere una vita normale.
Nel podcast "Happy Place" di Fearne Cotton ha detto: "Immediatamente la mia vita è cambiata e poi nel giro di cinque, sei, sette mesi è come se fossi stato catapultato su Marte con un'astronave. Ci si aspettava che sapessi come 'guidare' quell'astronave e farla atterrare correttamente, e che fossi in grado prendermi cura di me stesso. Ma non lo ero, non ero pronto a tutto quello che mi stava accadendo. Volevo tornare alla normalità".
Robbie ha poi confidato di aver anche pensato al suicidio. "Quando mi sono ritrovato sulla vetta della montagna, non sapevo cosa fare. Ho ottenuto contratti discografici grandiosi e venduto migliaia di biglietti per i miei concerti. Qualcosa che fino ad allora non era mai successo nella storia della musica. Arrivai al punto di pensare di togliermi la vita", ha concluso.
Redazione Gossip
