DANZA & BALLETTONOGRAVITY in DIVINA COMMEDIA RELOADED

18.03.24 - 20:00
Danza-illusione, danza-scultura, teatro figurativo, teatro fisico
(Foto: NoGravity_Divina Commedia Reloaded)
(Foto: NoGravity_Divina Commedia Reloaded)
NOGRAVITY in DIVINA COMMEDIA RELOADED
Danza-illusione, danza-scultura, teatro figurativo, teatro fisico

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

BOLOGNA – “Le donne e gli uomini, terreni e divini, mortali e immortali, che Dante racconta nella danza della Divina Commedia non sono corpi. Ma intelligenze, memorie, visioni, desideri, idee: anime. E le anime non pesano. Questa intuizione fisica e poetica è il fulcro da cui prende letteralmente il volo la messa in scena di Emiliano Pellisari”. Con queste parole il critico Sandro Cappelletto descrive lo spettacolo visionario della Compagnia di danza e arti performative “NoGravity” – fondata da Emiliano Pellisari – dal titolo “Divina Commedia Reloaded”, in programma al Teatro Celebrazioni di Bologna sabato 23 marzo alle ore 21.00.

Danza-illusione, danza-scultura, teatro figurativo, teatro fisico: nessuna definizione è mai riuscita a racchiudere da sola il mondo magico di NoGravity, che propone – in una nuova veste coreografica e tecnica – un’inedita produzione che ha debuttato in Italia lo scorso novembre e che è reduce dal successo di un tour negli Stati Uniti.

“Divina Commedia Reloaded” – con le coreografie, le scene, i costumi e il disegno luci di Pellisari – rappresenta appieno lo stile e la poetica della Compagnia, ispirati all’arte del Rinascimento italiano, al teatro barocco, ma anche ai linguaggi del Novecento. Lo spettacolo vede sei danzatori in scena, i quali – attorno alle tre cantiche dantesche – sfidano la gravità creando immagini straordinarie che emergono dal buio: un’esperienza onirica che invita lo spettatore a fare un viaggio dell’anima. Sono corpi umani che agiscono nello spazio, creando – con movimenti geometrici e a ritmo di musica – disegni e simboli, rappresentativi delle tre cantiche: nell’Inferno il linguaggio corporeo esplora la durezza, la crudeltà e il dolore dei dannati; nel Purgatorio i corpi hanno una connotazione mistica e legata piuttosto alla vita terrena; e infine nel Paradiso viene rappresentata l’incarnazione dell’universo filosofico e teleologico di Dante, con la meravigliosa concretezza visiva dell’arte contemporanea. Nello spettacolo il disegno della luce, della musica e dell’illusione si fonde con la danza, l’atletica circense e il mimetismo, il tutto ispirato anche a figure e prospettive di artisti quali Kandinskij, Magritte, Dalí, Mondrian e Caravaggio.

Protagonista del balletto è Mariana Porceddu, in arte Mariana/P, diventata negli anni anche coreografa e direttrice di NoGravity – assieme a Pellisari – e che dello spettacolo è inoltre music designer. Accanto a lei, nello spazio scenico, Eva Campanaro, Francesco Saverio Cifaldi, Giada Inserra, Leila Ghiabbi e Giovanni Bellucci. Nella visione di Pellisari i danzatori si muovono sul piano orizzontale del palcoscenico e vengono nel medesimo tempo riflessi da un grande specchio, creando un secondo piano di azione che appare di fronte al pubblico. I due piani, orizzontale e verticale, coreograficamente congiunti insieme per mezzo di una tecnica singolare nel suo genere, si presentano nello stesso istante alla visione dello spettatore, generando un solo e unico spazio teatrale dove le regole della fisica vengono invertite.

www.teatrocelebrazioni.it

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

 

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