Protagonisti gli allievi delle scuole di danza cittadine
Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri
MODENA – Va in scena martedì 6 febbraio alle ore 20.30 (con replica per le scuole il giorno 7 alle 10.30) “L’altro Viaggio, la danza nella Divina Commedia”, con la regia di Arturo Cannistrà, a cura di Alessandro Baldrati e realizzato dagli allievi di scuole di danza di Modena: LaCapriola, Centro La Fenice, Khorovodarte, Movimento Unico, Tersicore per la Danza, Scuola di Danza del Teatro.
Lo spettacolo ha debuttato nel 2021 al Teatro Alighieri di Ravenna in occasione delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri ed è un progetto “leggere per... ballare”, ideato da Rosanna Pasi e realizzato dalle scuole di danza che fanno parte della Federazione Nazionale Associazioni Scuole di Danza e da un percorso condiviso con i docenti della scuola istituzionale. Un progetto che ha coinvolto le scuole della città, che, a fine percorso, porteranno a teatro gli alunni ad assistere allo spettacolo che i loro coetanei e compagni, allievi delle scuole di danza, hanno allestito partendo dal testo condiviso nelle classi.
Dante conosceva e amava profondamente la danza, tanto che nella sua “Commedia” le immagini di danza si affollano suggestive e memorabili in tutte e tre le cantiche. Nell’“Inferno” sono immagini grottesche di festose danze popolari a cui sono ironicamente paragonati i dannati nelle loro terribili pene eterne. Ma nel “Purgatorio” il poeta evoca i modelli della danza sacra, come atto di umiltà e di devozione a Dio, la danza come preghiera. E nel “Paradiso” la danza dei beati diviene espressione della felicità eterna, in coreografie celesti di suprema armonia. Se la danza è tanto importante nella “Commedia”, perché non raccontare tutto il poema di Dante attraverso la danza? “L’altro viaggio” raccoglie e rielabora le immagini di danza che Dante dissemina nel poema e dà vita, attraverso figure di danza, al viaggio di Dante dalla selva del male alla gioia del “Paradiso”, dal dolore dell’“Inferno” allo splendore della luce divina.
“Fra i tanti aspetti straordinari e sorprendenti della ‘Commedia’ dantesca vi è anche un’attenzione speciale rivolta alla danza – racconta Giuseppe Ledda, professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Bologna, dove insegna letteratura e filologia dantesca – ai suoi linguaggi e ai suoi significati. Si tratta di un elemento che la critica dantesca ha saputo cogliere solo in tempi recenti e che è stato brillantemente esaminato alcuni anni fa in una bella tesi di laurea in lettere discussa all’Università di Bologna da Giulia Pugnaghi, il cui lavoro ho avuto la fortuna di seguire come relatore. Essendo Giulia una danzatrice e un’istruttrice di danza, mi è parso bello affidare proprio a lei l’esplorazione di questo tema nel poema dantesco. Ne è venuto un lavoro importante, che getta una luce nuova su questo tema e sull’intera ‘Commedia’. Dalle ricognizioni e dalle analisi svolte in questa tesi è nata poi anche l’idea del bellissimo spettacolo realizzato in occasione del centenario dantesco.”
Info: 059 2033010 - www.teatrocomunalemodena.it
A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)