DANZA & BALLETTODebutta lo spettacolo “Ukiyo-E”

28.09.23 - 18:00
Sidi Larbi Cherkaoui col Ballet du Grand Théâtre de Genève
Credit ph. Gregory Batardon
Credit ph. Gregory Batardon
Debutta lo spettacolo “Ukiyo-E”
Sidi Larbi Cherkaoui col Ballet du Grand Théâtre de Genève

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

TORINO - Il coreografo Sidi Larbi Cherkaoui torna quest’anno a Torino insieme al Ballet du Grand Théâtre de Genève, di cui ha assunto la direzione dallo scorso anno, e presenta a Torinodanza Festival il suo spettacolo “Ukiyo-e”, in scena il 29 e il 30 settembre alle ore 20.45 alle Fonderie Limone di Moncalieri. 

In questo spettacolo Sidi Larbi Cherkaoui propone i suoi più recenti moduli creativi, composti di movimenti fluttuanti che sembrano infiniti, in cui i danzatori si muovono senza quasi soluzione di continuità sul palco. Salendo e scendendo le altezze di scale semoventi, che ricordano i quadri di Escher, esprimono tutta la loro leggerezza e capacità di ascesi e caduta.

Cherkaoui vuole evocare in “Ukiyo-e” un mondo di relazioni e di scambio di energie dove i danzatori trovano il loro spazio insieme agli altri, nella convinzione che la danza sappia portare con sé un senso di comunità e di interconnessione. Il risultato è una grande danza corale di una società che cerca un’armonia, in cui il singolo si fonde nel gruppo creando un grande abbraccio collettivo, come una possibile risposta alla solitudine imposta dal periodo pandemico.

Come possiamo sopravvivere insieme in un mondo di crisi croniche? In un momento in cui questa domanda tormenta il pianeta, “Ukiyo-e” di Sidi Larbi Cherkaoui ci invita a meditare sulla nostra capacità di resilienza. Il coreografo si è ispirato al termine giapponese che significa le “immagini del mondo fluttuante”. Questo concetto ha dato il nome a un movimento artistico emerso nel periodo Edo e incentrato sulla cattura del momento presente. La performance cerca i possibili percorsi in questo universo sospeso ed esamina le costanti negoziazioni a cui i nostri corpi – sia fisici che sociali – sono sottoposti. 

Esamina le tensioni tra movimento limitato e turbolenza, tra compartimentazione e apertura, tra isolamento e coesistenza. Creata con i 22 artisti del Ballet du Grand Théâtre de Genève, la performance porta in scena esseri in cerca di armonia con il loro ambiente. Mette in movimento organismi che, come sistemi di scambio, sono in costante metamorfosi.

L’opera attiva un lavoro di equilibrio di fronte all’impermanenza e propone di immaginare corpi che non si esauriscono nella frattura e nel limite, ma piuttosto di esaltarli come accrescimenti del nostro stesso essere. Questa coreografia di superamento di se stessi è ambientata all’interno di una struttura in movimento, un motivo ricorrente nelle opere di Sidi Larbi Cherkaoui. La scenografia, concepita in collaborazione con lo scenografo Alexander Dodge, è caratterizzata da una rete di scale impossibili attraverso le quali i danzatori si perdono e si ritrovano, come strutture mobili e labirintiche che evocano l’ascesa e l’abisso. È in questa serie di onde infinite, che i corpi sono chiamati a unirsi, dialogare e contaminarsi. La performance è accompagnata dalle composizioni contemporanee di Szymon Brzóska per trio d’archi e pianoforte e dalle creazioni ritmiche percussive ed elettroniche di Alexandre Dai Castaing. 

Sidi Larbi Cherkaoui, figura di spicco della scena belga della danza contemporanea, ha all’attivo più di cinquanta coreografie e numerosi riconoscimenti, tra cui due Laurence Olivier Awards, tre premi Tanz come “miglior coreografo dell’anno” e il Premio Kairos. Molto noto nella scena ginevrina, lascia il timone del Ballet Vlaanderen, con cui ha creato “Fall” (2015), “Exhibition” (2016) e “Requiem” (2017), per assumere la direzione del Ballet du Grand Théâtre de Genève dal luglio 2022. Nel 2018, Cherkaoui ha collaborato con Damien Jalet e Marina Abramović per la produzione di Pelléas et Mélisande ad Anversa, poi per Boléro all’Opéra National de Paris. Tra le sue produzioni operistiche figurano anche “Les Indes galantes” di Rameau, “Alceste” di Gluck e “Satyagraha” di Glass. La sua affinità con il balletto e l’opera ha dato vita ad alcune delle sue opere più significative, oltre che a stimolanti collaborazioni interdisciplinari con artisti visivi, designer e musicisti.

Fonderie Limone Moncalieri – Sala Grande 

29 e 30 settembre, ore 20.45 

INFO BIGLIETTERIA

Tel. 011 5169555 – Numero Verde 800 235 333 – email: [email protected]

Online www.torinodanzafestival.it | www.teatrostabiletorino.it

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE