Presentati i programmi d’Opera e Balletto
Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri
TORINO - La Stagione d’Opera e di Balletto si apre il 21 settembre con “La Juive” (L’ebrea) di Fromental Halévy (21 settembre - 3 ottobre) in un nuovo allestimento firmato da Stefano Poda. Torino applaudì l’opera per l’ultima volta nel 1885: amore, morte e mistero i temi del grand-opéra di Halévy, che contiene grandiosi brani di assieme e melodie seducenti che entusiasmarono all’epoca il pubblico di tutto il mondo e compositori illustri come Wagner e Mahler. Non poteva che essere un direttore di grande prestigio come Daniel Oren a dirigere un simile capolavoro e un cast che vede tra i protagonisti due importanti ritorni: Gregory Kunde, al suo debutto come Éléazar, uno dei ruoli tenorili più complessi del repertorio francese, Mariangela Sicilia (Rachel) dopo l’ottima prova nel Don Giovanni, e Riccardo Zanellato (Brogni).
Dal 6 al 14 ottobre, al Piccolo Regio Puccini, va in scena un nuovo allestimento di “Un mari à la porte”, operetta di Jacques Offenbach, in prima esecuzione a Torino. Composto a Parigi nel 1859, questo titolo è l’ideale contraltare della Juive, nata a pochi anni di distanza. L’accostamento del grand-opéra e dell’operetta vogliono dare l’opportunità al pubblico di immergersi completamente nell’atmosfera di fervore culturale parigino del XIX secolo. Il giovanissimo direttore Riccardo Bisatti torna al Regio come ospite. La nuova produzione, con la regia di Anna Maria Bruzzese, è interamente targata Regio con le scene di Claudia Boasso e i costumi di Laura Viglione.
Il primo appuntamento con Giacomo Puccini, nell’anno delle celebrazioni, non poteva che essere con “La bohème”, nata al Regio nel 1896, e da allora fra le opere più rappresentate al mondo. Dal 21 al 29 ottobre l’amore autentico fra Mimì e Rodolfo, la passione di Musetta e Marcello e l’amicizia bohémien dei giovani squattrinati parigini vanno in scena nell’intramontabile allestimento di Giuseppe Patroni Griffi realizzato per il centenario dell’opera. Ridanno vita a questo capolavoro la direzione del giovane Maestro Andrea Battistoni, l’interpretazione di Erika Grimaldi nel ruolo di Mimì e quella della emergente Federica Guida come Musetta.
Dal 17 al 26 novembre prosegue l’omaggio a Puccini con una preziosa gemma: “La rondine”, con la sua musica brillante, ironica e disincantata, affidata alle mani esperte del maestro Francesco Lanzillotta, riconosciuto interprete del repertorio novecentesco. Pierre-Emmanuel Rousseau torna al Regio, dopo aver inaugurato la Stagione 2023, per firmare questo nuovo allestimento che colloca l’azione nel 1973 “in omaggio ai 50 anni del nuovo Regio progettato da Carlo Mollino – spiega il regista – anno che permette di evocare nel mio allestimento per l’atto II il fascino degli anni di Yves Saint Laurent, Jacques de Bascher, Loulou de la Falaise, Brigitte Bardot e Serge Gainsbourg; come un film di Claude Sautet, che vedrebbe innamorarsi, e dilaniarsi a vicenda, Romy Schneider, Alain Delon e Michel Piccoli, in un vortice di musica senza fiato”.
Dicembre è, come da tradizione, il mese della danza. Dal 7 al 17 in scena uno dei balletti romantici più amati: “La bella addormentata” su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij e coreografia di Marcia Haydée (da Marius Petipa) nell’interpretazione dei Solisti e del Corpo di ballo del Teatro Nazionale di Praga. Dal 22 al 31 dicembre, un tuffo nel cuore della Spagna con un balletto elettrizzante: “Don Chisciotte”, titolo tra i più brillanti del repertorio classico grazie alla partitura sfavillante di Ludwig Minkus. Il Balletto dell’Opera di Kiev, che porta in scena la versione coreografica di Viktor Litvinov tratta dalla coreografia di Marius Petipa, Aleksandr Gorskij e Kasian Golejzovskij.
Il 2024 inizia con un appuntamento speciale: la magia della grande danza con Roberto Bolle e interpreti internazionali nell’ormai celeberrimo “Roberto Bolle and Friends”: una produzione ArteDanza per tre spettacoli straordinari dal 4 al 7 gennaio.
Dal 25 gennaio all’ 1° febbraio è protagonista al Regio l’umorismo irresistibile quanto cinico di “Don Pasquale”. L’opera di Gaetano Donizetti va in scena nello storico allestimento con la regia di Ugo Gregoretti e con le scene e i costumi di Eugenio Guglielminetti. Sul podio sale il maestro Alessandro De Marchi per dirigere un cast superbo di specialisti del repertorio che vede Nicola Alaimo e Lucio Gallo alternarsi nel ruolo del titolo, Maria Grazia Schiavo, Antonino Siragusa e Simone Del Savio.
Riccardo Muti è senza dubbio uno dei più prestigiosi direttori al mondo: la sua brillante carriera e la personalità magnetica ne fanno costantemente fonte di ispirazione e di fascino. “Un ballo in maschera”, il capolavoro di Giuseppe Verdi si preannuncia imperdibile e vede il glorioso ritorno del Maestro al Regio. Il nuovo allestimento, in scena dal 21 febbraio al 3 marzo, è firmato da Andrea De Rosa. Atteso il debutto nel ruolo di Renato per Luca Micheletti.
Mentre i primi film di ambientazione western, brevissimi e muti, facevano furore sul grande schermo, nel 1910 Giacomo Puccini pensò di trasferire una di quelle storie di pistoleri e di disperati sul prestigioso palcoscenico del Metropolitan Opera di New York. Il risultato fu “La fanciulla del West” (22 marzo-2 aprile) un’opera del tutto originale, sia per il soggetto sia per lo stile musicale. Il Maestro Francesco Ivan Ciampa saprà stabilire tra orchestra e palcoscenico la necessaria e stretta collaborazione, con la precisione e il vigore che lo contraddistinguono. Tre interpreti acclamati per le loro qualità musicali e sceniche avranno i ruoli principali: Jennifer Rowley debutta nel ruolo di Minnie, Roberto Aronica è il bandito Johnson e Gabriele Viviani lo sceriffo Jack Rance. Al suo debutto al Regio, la regista argentina Valentina Carrasco prende spunto dalle suggestioni cinematografiche del libretto e della partitura, proponendo un nuovo allestimento che rende omaggio al genere western.
Dal 7 all’ 11 aprile al Piccolo Regio Puccini è di scena “The Tender Land” di Aaron Copland, un’opera intima, ambientata in un’America rurale, chiusa e conservatrice al tempo della Grande Depressione. Ispirata a un reportage giornalistico, Let Us Now Praise Famous Men, l’opera, dopo una prima tiepida accoglienza, conquistò i giovani artisti dei college newyorkesi complici le danze e le melodie modellate sul folklore americano, le pagine corali piene di sentimento, e soprattutto la vicenda della giovane protagonista, che nei giorni del diploma scopre l’amore, la delusione e un irresistibile desiderio d’indipendenza. Un team di giovani interpreti, gli artisti del Regio Ensemble, e due artisti altrettanto giovani: il direttore Alessandro Palumbo e il regista Paolo Vettori.
La Stagione prosegue dal 19 al 26 aprile con l’opera d’esordio di Giacomo Puccini, “Le villi”, che mise immediatamente in evidenza la capacità del giovane compositore di creare melodie intense e potenti scritture sinfoniche. La nuova versione, rimaneggiata in tempi record all’indomani della prima, debuttò proprio al Regio di Torino nel 1884. La nuova produzione è curata da Pier Francesco Maestrini, animato dal desiderio di esplorare il mondo ultramondano e demoniaco. Il regista, per la prima volta al Regio, parte da un presupposto: non deve trarre in inganno che il compositore si sia ispirato al balletto Giselle di Adolphe Adam per comporre l’opera-ballo “Le villi”, perché nella musica Puccini riversa tutta la sua irruenza giovanile con l’intento, non mediato dalla prudenza della maturità, di scioccare lo spettatore. Protagonisti Roberta Mantegna nel ruolo di Anna, Martin Muehle in quello di Roberto e Simone Piazzola come Guglielmo Wulf.
Dal 17 al 26 maggio “Der fliegende Holländer” (L’Olandese volante) segna il ritorno in cartellone di un titolo di Richard Wagner; l’opera va in scena nell’allestimento onirico e affascinante di Willy Decker. Sul podio Nathalie Stutzmann, prima donna a fare un doppio debutto al Metropolitan Opera e direttrice che si sta imponendo in ambito wagneriano, come dimostra la sua partecipazione al prossimo Festival di Bayreuth. L’Olandese è Mulligan Brian, Johanni von Oostrum interpreta Senta.
Ultima produzione della Stagione, dal 21 giugno al 4 luglio, un altro titolo fondamentale di Giacomo Puccini, “Il trittico”, che il Regio propone come il compositore lo concepì: un percorso unitario dall’oscurità verso la luce, il cui effetto finale è molto più potente della semplice somma delle parti. Sul podio sale Pinchas Steinberg, un ritorno al Regio sempre gradito. Il nuovo allestimento è firmato da Tobias Kratzer, che rilegge la triade in chiave moderna, esaltando le differenze e, allo stesso tempo, creando rimandi e connessioni. Molti degli interpreti debuttano i ruoli: protagonista de “Il tabarro” e di “Gianni Schicchi” è Roberto Frontali, mentre Elena Stikhina e Anna Maria Chiuri affronteranno i personaggi intensi della protagonista di “Suor Angelica” e della zia principessa. La produzione va in scena grazie agli Amici del Regio.
Alla Stagione d’Opera e di Balletto si aggiungono la Stagione sinfonica, il proseguimento delle iniziative per i 50 anni del Teatro Regio e le attività dedicate alle Scuole e alle Famiglie.
Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti: www.teatroregio.torino.it
A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)