DANZA & BALLETTOL’ironia e la leggerezza di Silvia Gribaudi

04.10.21 - 18:00
“Monjour” in prima nazionale alle Fonderie Limone
(Foto di Antonio Ficai)
(Foto di Antonio Ficai)
L’ironia e la leggerezza di Silvia Gribaudi
“Monjour” in prima nazionale alle Fonderie Limone

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

TORINO – Un cartoon contemporaneo fatto di corpi in carne ed ossa guidati dall’ironia e dalla leggerezza di una delle artiste di punta della nuova danza italiana. Dopo aver aperto l’edizione 2020 con l’evento inaugurale Festa!, la pluripremiata coreografa e performer Silvia Gribaudi torna al Torinodanza Festival con la prima nazionale di MONJOUR, in programma venerdì 8 e sabato 9 ottobre, alle 20.45, alle Fonderie Limone di Moncalieri. Artista apprezzata grazie al successo di lavori quali R. OSA e Graces, Gribaudi è interprete di un’originale danza umoristica «che colpisce per guizzo creativo, capacità di scrittura e messa in gioco del rapporto interpersonale con gli spettatori» (ilmanifesto.it). Con Monjour, prodotto da Torinodanza insieme a Teatro Stabile del Veneto e Les Halles de Schaerbeek, conclude un percorso biennale condotto fra le valli di montagna e la città nell’ambito del progetto europeo Alcotra Corpo Links Cluster. Originariamente ispirato agli aneddoti e immaginari raccolti nel 2019 durante la prima residenza a Prali, in val Germanasca, il concept della nuova creazione indaga il rapporto tra corpo e comicità, tra disegno ed estetica, che si attiva nel reciproco scambio tra spettatore e artista. Realizzato con la consulenza drammaturgica di Matteo Maffesanti, le illustrazioni pop di Francesca Ghermandi, le luci di Leonardo Benetollo e le musiche di Nicola Ratti abbinate a quelle di Gioachino Rossini, lo spettacolo vede protagonisti accanto a Silvia Gribaudi cinque funambolici performer: Salvatore Cappello, Nicola Simone Cisternino, Riccardo Guratti, Fabio Magnani e Timothée-Aïna Meiffren. 

“Monjour è una lente di ingrandimento sull’interdipendenza tra pubblico e performer – racconta Silvia Gribaudi –. Nello spettacolo si replica una costante dedica: “It is for you!”, è per te ogni azione, ogni celebrazione, anche quando c’è silenzio o il ritmo della relazione subisce distanze forzate. Nel silenzio fanno eco queste parole che contengono alcuni dei molti interrogativi che hanno mosso la ricerca artistica: quale verità è contenuta nel donarsi dei performer davanti al pubblico? Quanto è reciproca l’azione e quali sono le disparità di potere in campo? Quale necessità lega spettatori e performer e, su un livello ancor più generale, quale responsabilità ci prendiamo tutti per continuare ad esistere insieme?”.

Sul palco un attore/clown, due acrobati circensi e due danzatori dialogano con la coreografa in platea, destrutturando e ricostruendo con abile virtuosismo le immagini che il pubblico vede durante la performance. Scompaginando l’ordine e i ruoli di artisti e regista, questa interdipendenza diventa un urlo che mette al centro la fragilità umana come punto di forza, la fallibilità come potere rivoluzionario. Si compie così un rito collettivo fatto di partecipazione, momenti di condivisione e gesti offerti dentro e fuori la scena che celebra il senso stesso del teatro: la necessità di esistere attraverso l’insopprimibile relazione con l’altro. 

Silvia Gribaudi è una coreografa attiva nelle arti performative. Dal 2004 focalizza la propria ricerca artistica sull’impatto sociale del corpo, mettendo al centro del suo linguaggio la comicità e la relazione tra spettatore e performer. Insignita del Premio Hystrio – Corpo a Corpo 2021, si è fatta conoscere con lavori come A corpo libero (Premio Giovane Danza d’Autore, 2009), R. OSA_10 esercizi per nuovi virtuosismi (finalista Premio UBU come Miglior spettacolo di danza e finalista Premio Rete Critica, 2017) e Graces (Premio Danza&Danza come Miglior produzione italiana, 2019). Ha partecipato a numerosi progetti artistici di ricerca quali “Choreoroam” (2011), “Triptych” (2013) e “Act your age” (2014), progetto europeo sull’invecchiamento attivo attraverso l’arte della danza, da cui sono nati la performance What age are you acting? e il progetto territoriale “Over 60”. E ancora “Performing Gender” (2015) e “Corpo Links Cluster” (2019-2020), in cui la relazione tra danza, montagna e comunità montana ha dato vita al percorso site specific Trekking coreografico e allo spettacolo Monjour. Nel 2021 è coreografa ospite per “Danser Encore, 30 solos pour 30 danseurs” all’Opéra National de Lyon e viene selezionata dal network internazionale Big Pulse Dance Alliance.

Il festival Torinodanza, nato nel 1987, è organizzato dal 2009 dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.  

www.torinodanzafestival.it

BIGLIETTERIA DEL TEATRO STABILE DI TORINO

Telefono 011 5169555 / Numero verde 800 235 333

Teatro Carignano, Piazza Carignano 6 – Torino

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

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