Un fitto e variegato calendario di eventi
Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri
SPOLETO – La sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute, s’inaugura venerdì 25 giugno alle ore 20.30 con il concerto sinfonico della Budapest Festival Orchestra. Guidata dal suo fondatore e direttore principale Iván Fischer, l’Orchestra di Budapest porta nella Piazza del Duomo di Spoleto le melodie danzanti e i colori nitidi della musica francese di inizio Novecento: il balletto “Le boeuf sur le toit” di Darius Milhaud, “La Valse” e il poema per voce e orchestra “Shéhérazade” di Maurice Ravel – solista il soprano Luciana Mancini –, la prima “Gymnopédie” di Erik Satie nell’orchestrazione di Claude Debussy.
La contaminazione è il manifesto di Mourad Merzouki, direttore artistico e coreografo dello spettacolo “Folia”, in scena al Teatro Romano sabato 26 e domenica 27 giugno alle ore 21.30. A partire dalla passione per la danza hip-hop, Merzouki lavora con arti circensi e marziali, video e musica, rifiutando di vincolarsi ad un unico stile: nel 1996 ha provocatoriamente chiamato la sua nuova compagnia Käfig, che in arabo e in tedesco significa “gabbia”, e dirige il Centre chorégraphique national de Créteil et du Val-de-Marne, all’avanguardia nella proposta di progetti che superano confini estetici, culturali e sociali. Nello spettacolo “Folia” – con la musica di Vivaldi eseguita dall’ensemble “Le Concert de l’Hostel Dieu”, diretto da Franck-Emmanuel Comte, e i suoni elettronici di Grégoire Durrande – l’hip-hop incontra la musica barocca: “questi insoliti e inaspettati incontri tra due mondi totalmente opposti fanno parte del mio processo artistico”, racconta il coreografo francese. La danza diventa un’arte a mosaico, nuove sinergie emergono dall’incontro tra la tarantella italiana e l’elettronica, tra il balletto classico e i movimenti dei dervisci rotanti.
Spoleto64 avrebbe dovuto ospitare anche “The Rite of Spring / Common Ground[s]” di Germaine Acogny e Malou Airaudo, prodotto da Sadler’s Wells, Pina Bausch Foundation ed École des Sables e coprodotto dal Festival dei Due Mondi. Per raccontare il lavoro di questi mesi, domenica 27 giugno alle ore 18 al Teatro Gian Carlo Menotti il Festival presenta il docu-film “Dancing at Dusk – A moment with Pina Bausch’s The Rite of Spring”. Il regista Florian Heinzen-Ziob documenta un momento unico: prima dello scioglimento nel marzo 2020, la compagnia interpreta la coreografia sulla spiaggia di Toubab Dialaw in Senegal per un’ultima prova prima dell’isolamento.
Dal 25 giugno gli spazi del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti ospitano la mostra Pina Bausch e la sua Rivoluzione: il teatro della Commedia Umana che raccoglie gli scatti di Piero Tauro alla grande coreografa e al suo Wuppertal Tanztheater.
Per maggiori info su tutto il programma:
www.festivaldispoleto.com
A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)