DANZA & BALLETTOL’arte del talentuoso François Chaignaud

26.05.21 - 18:00
In scena il 28 e 29 maggio alla Triennale Milano Teatro
(foto: Christophe Raynaud De Lage)
(foto: Christophe Raynaud De Lage)
L’arte del talentuoso François Chaignaud
In scena il 28 e 29 maggio alla Triennale Milano Teatro

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

MILANO – “Romances inciertos, un autre Orlando” è il riflesso perfetto del talento multiforme di François Chaignaud: coreografo, danzatore, ma anche scrittore, storico e cantante, autentico maestro del crossdressing, Chaignaud ha saputo dar vita negli anni ad un personaggio unico, in grado di mescolare sapientemente cultura alta e cultura pop, tradizione e innovazione, sfidando generi e categorie.

“Romances inciertos, un autre Orlando” è insieme concerto e recital in tre atti: vi compaiono in successione la Doncella Guerrera, che ci porta indietro nel tempo, sulle tracce di una giovane donna partita per la guerra fingendosi uomo; il San Miguel di Garcia Lorca, arcangelo voluttuoso e oggetto di devozione, portato a spalle durante le processioni rituali della Semana Santa; la Tarara, gitana andalusa che, in conseguenza di una delusione d’amore, oscilla tra misticismo e seduzione, nascondendo la propria segreta androginia.

Il lavoro, interpretato da Chaignaud insieme a quattro solisti di musica antica (bandonéon, viola da gamba, percussioni, tiorba) e co-diretto da Nino Laisné, mette in scena le incessanti trasformazioni dei personaggi e dei motivi musicali, immergendo il pubblico in un viaggio esilarante attraverso inarrestabili mutazioni. “Romances inciertos” rappresenta un estuario, un delta: una zona difficilmente situabile sulle carte, alla confluenza delle musiche spagnole della tradizione e delle epopee dove le eroine interpretano ruoli che non sono i loro. Ogni cultura e ogni epoca si sono riappropriate di questi poemi, attualizzando di volta in volta le avventure delle protagoniste: dall’arte della romanza, dalla tradizione canora sefardita o dalla jota (danza folcloristica tradizionale diffusa in gran parte della Spagna) si sono introdotte nella musica barocca, nel flamenco andaluso e ancora nei cabaret en travesti della Movida spagnola.

La scena, circondata da tappezzerie la cui trama riunisce molteplici rappresentazioni storiche della natura, apre un paesaggio attorno ai cinque interpreti. La danza emerge, ricuce e disturba: allo stesso tempo sorella e emula della musica, si impone come arte dell’impuro e mette il corpo alla prova del presente. A tratti, sembra di veder scintillare in questo delta iridato la silhouette inattesa dell’“Orlando” de Virginia Woolf: come nel romanzo, siamo qui in presenza di un personaggio a eclissi, che improvvisamente si assenta per rinascere con i tratti di una donna, altrove, nello spazio e nel tempo, avventurandosi attraverso il canto e la danza, in una sorta di epopea infinita, le cui incessanti metamorfosi non appagano mai la ricerca di un ideale.

Nel quadro del percorso di implementazione dell’accessibilità condotto da Triennale insieme a Ledha Milano (coordinamento associativo della città metropolitana per i diritti delle persone con disabilità), in occasione della replica del 29 maggio di “Romances inciertos” FOG renderà disponibile l’audiodescrizione dello spettacolo, cui si affiancherà una visita tattile sul palco degli elementi scenici, per una migliore fruizione da parte di persone con disabilità visiva.

Dopo essersi diplomato nel 2003 al Conservatoire National Supérieur de Danse de Paris, François Chaignaud ha collaborato con diversi coreografi e ha creato performance in cui danza e canto si uniscono incrociando diverse ispirazioni. Anche storico, François Chaignaud ha pubblicato “L’Affaire Berger-Levrault: le féminisme à l’épreuve (1898-1905)”. La sua curiosità per la storia lo ha spinto ad avviare varie collaborazioni, in particolare con l'artista Marie-Caroline Hominal (Duchesses, 2009) e Théo Mercier (Radio Vinci Park, 2016). Frutto del dialogo tra Chaignaud e Cecilia Bengolea sono una serie di opere che hanno ottenuto riconoscimenti internazionali, tra cui: Pâquerette (2008), Sylphides (2009), DubLove (2013-2016) e lo straordinario (M)IMOSA, realizzato insieme a Trajal Harrell (US) e Marlene Monteiro Freitas (PT) e presentato per la prima volta in Italia nel 2013 da Uovo Performing Arts Festival. Nel 2017 Chaignaud ha creato Romances inciertos, un autre Orlando, in collaborazione con Nino Laisné, spettacolo incentrato su figure androgine del folclore barocco spagnolo. Nel 2018 ha prodotto Souflette, un brano per 14 danzatori del Ballet Carte Blanche (Norvegia) e nel 2019 Symphonia Harmoniæ Cæelestium Revelatonum, in collaborazione con Marie-Pierre Brébant, ispirandosi alle opere musicali di Hildegarde de Bingen. Nel 2020 ha realizzato “GOLD SHOWER2 in collaborazione con l’icona butoh Akaji Maro, e ha coreografato “Un Boléro”, ispirato al lavoro di Bronislava Nijinska, con Dominique Brun e l’orchestra Les Siècles.

La ricerca artistica di Nino Laisné combina diverse tracce in maniera squisitamente originale, scavalcando confini di genere. Negli ultimi anni ha creato un universo unico incentrato sull’immagine. Attraverso la sua conoscenza di musica e film, crea dialoghi fatti di suoni invece che di parole. Caratterizzati da una certa bizzarria, i suoi lavori – “En présence: piedad silenciosa” (2013), “Folk songs” (2014) o “El Afelio” (2017) – combinano linguaggi diversi e includono elementi storici e sociologici: arte, tradizioni popolari, moda, cabaret e opera. “Os convidados” (2010) e “Esas lágrimas son pocas” (2015) sono esempi di come la sua arte unisca diverse tendenze, dalla realtà quotidiana alla finzione, e viceversa. I suoi progetti sono stati presentati in contesti internazionali: in Portogallo, Germania, Svizzera, Egitto, Cina e Argentina. I suoi lavori video più recenti sono stati presentati in cinema e festival di rilievo, come FID a Marsiglia, FIAC a Parigi, Papay Gyro Nights Hong Kong Festival, Festival Internacional de Cinema de Toluca e Festival Periferias in Huesca. Attualmente, Nino Laisné è un membro dell’Académie de France a Madrid, nella Casa de Velázquez. 

INFO

28_29 maggio venerdì ore 19.30 | sabato ore 16.00

Triennale Milano Teatro Viale Alemagna 6, Milano durata 70 minuti

Biglietteria T. 02 72434258 e-mail [email protected]

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

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