Ha imparato ad abbracciare la sua unicità e a sfidare la sua paresi congenita
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ROMA - Camilla Mancini, figlia del noto allenatore Roberto Mancini e di Federica Morelli, porta al pubblico un racconto intenso e commovente con il suo romanzo d'esordio, "Sei una farfalla", pubblicato da Mondadori. Questo libro rappresenta per Camilla un atto di liberazione personale, un mezzo attraverso il quale esprimere e trasformare un dolore profondo in qualcosa di creativo e stimolante. Sin dalla nascita, Camilla ha dovuto affrontare la sfida di una paresi congenita che coinvolge il lato destro del volto, una condizione che ha colorato di insicurezze i suoi anni giovanili.
Nelle sue parole, riecheggia il lungo cammino verso l'accettazione di sé, un processo di crescita interiore che ha trovato sostegno nella psicoterapia. È proprio grazie a questo percorso che Camilla ha imparato a riconoscere la sua bellezza unica davanti allo specchio, superando le difficoltà di un tempo: "Grazie alla psicoterapia, ho imparato a guardarmi allo specchio," afferma con una nuova consapevolezza di sé.
Camilla condivide con il settimanale un ricordo personale e intimo di come da adolescente tentasse di mascherare il suo viso nelle fotografie. Con il telefono occultava il lato del viso colpito dalla paresi, cercando in qualche modo di nascondere ciò che considerava un difetto.
I suoi genitori, preoccupati, le ripetevano: “Devi farti le foto intere, sei bellissima.” Attraverso questa esperienza, però, Camilla ha maturato la consapevolezza che celare una parte di sé non fa altro che amplificare l'insicurezza: “La verità è che più ti nascondi, più accentui il difetto.” Il bullismo è stato un altro capitolo doloroso della sua infanzia. A soli sette anni, i compagni di scuola la escludevano dai giochi, facendola sentire "diversa" per la sua condizione. Camilla ricorda con emozione quelle parole che hanno segnato un periodo importante della sua crescita: "Tornavo a casa e chiedevo ai miei genitori: 'Perché sono diversa?'" Questo interrogarsi e quel bisogno di comprendere sono stati alla radice della sua sensibilità e della forza che oggi emerge nel suo lavoro creativo.
Attraverso questa narrazione, Camilla non offre solo una finestra aperta sulla sua esperienza personale, ma anche un messaggio universale di resilienza e autoaccettazione. "Sei una farfalla" diventa così un simbolo di libertà e trasformazione, un invito a volare alto nonostante le avversità, con le ali che si dispiegano oltre ogni paura e insicurezza.
Redazione Gossip