In prima nazionale con “Fine”
Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri
MILANO - Per la prima volta a Danae Festival, Olimpia Fortuni, danzatrice e coreografa, diplomata presso la Paolo Grassi di Milano e presso il biennio “Scritture per la danza contemporanea” diretto da Raffaella Giordano. Dopo una serie di collaborazioni nell’ambito dell’arte e della danza contemporanea – tra cui Tino Sehgal, Vettor Pisani, Teatro Valdoca, Sharon Fridman, Zerogrammi, Costanzo/Rustioni, Company blu, Raffaella Giordano, Giorgio Rossi e Ambra Senatore – a partire dal 2014 comincia il suo percorso autoriale. In scena giovedì 24 ottobre alle ore 20 presso il Teatro Out Off di Milano.
“Fine” è un’indagine sulla relazione con la madre biologica, spirituale, artistica e simbolica. Nella religione andina, pachamama, che in lingua quechua significa Madre Cosmica, Madre Celestiale, Madre Natura, è una forma di riconoscenza che l’uomo fa alla natura.
“Fine” è un rito finale per ringraziare ciò che è stato e che nella sua conclusione si prepara a nascere in altra forma. Il lavoro diventa così un rito della pachamama, una forma di riconoscimento e riconoscenza che l’autrice rivolge alle sue madri artistiche, Milena Costanzo e Raffaella Giordano, donne che con le loro parole, i loro corpi pieni di conoscenza, di esperienze e di memorie le hanno fatto da guida nel suo cammino artistico. Oggi, i loro corpi sono come Templi Sacri di un teatro, che ha lasciato un segno e che le rende testimoni essenziali del capitolo finale della trilogia di Olimpia Fortuni dove la coreografia diventa l’anello di congiunzione tra passato e futuro tra Madre e figlia, tra ricordi e visioni, dove il corpo è custode di strumenti di conoscenza dell’altro e dell’oltre.
Prima dello spettacolo, e al suo termine, si terrà un incontro nell’ambito di “Dance Circle”, un progetto promosso da “Dance Card” e “Stratagemmi Prospettive Teatrali”. Giacomo Loperfido, PhD in Antropologia Sociale e ricercatore presso il Grup d’Estudis de Reciprocitat (GER) dell’Università di Barcellona, introdurrà i temi al centro di “Fine” e dialogherà con Olimpia Fortuni al termine della performance. Modera Maddalena Giovannelli. L’incontro è realizzato col contributo di Milano è Viva.
Olimpia Fortuni è danzatrice e coreografa. Si diploma come danzatrice presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e presso il biennio “Scritture per la danza contemporanea” diretto da Raffaella Giordano. A partire dal corpo, la sua ricerca si basa da anni sullo studio del tempo come qualità di movimento e sull’osservazione della relazione fra uomo natura e animale che sono i temi centrali delle sue creazioni. Si avvale per le proprie produzioni del contributo artistico di Cinzia Sità. Nel 2010, insieme ad altri 11 artisti, crea il collettivo Famigliafuchè. Un processo di ricerca di due anni volto alla costruzione di un lavoro orizzontale che mette il tempo Presente al centro del lavoro. Dal 2011 al 2014 cura le coreografie per le regie di Roberto Rustioni e insegna movimento agli attori. Ha lavorato come danzatrice per “Kiss” di Tino Seghal e ne “Lo scorrevole” di Vettori Pisani, per Costanzo/Rustioni, Arearea, la Valdoca, Samotracia, G. Rossi, R. Giordano, Casa Strasse, Zerogrammi, Company Blu, E. Consonni, D. Valrosso. Presenta i propri lavori come coreografa dal 2014 a oggi in numerosi festival di danza in Italia e all’estero. È co-autrice insieme a Pieradolfo Ciulli di “Viale dei Castagni 16” (2014) premiato al bando Next Milano. “Soggetto senza Titolo” solo selezionato alla Vetrina Giovane Danza d’Autore del network Anticorpi (2016) debutta a Kilowatt Festival 2017 con la versione integrale. Vince il premio del pubblico GD’A “Fray” solo selezionato dalla Vetrina Giovane Danza d’Autore del network Anticorpi (2017) circuita in Italia e in Francia Nel 2018 vince il Bando Mibact/S’ILLUMINA e debutta con “DO ANIMALS GO TO HEAVEN?” prima coreografia di gruppo. Nello stesso anno crea un progetto di co-working “Who cares? Ecologia del dialogo” per Matera 2019 – Capitale europea della cultura. Nel 2020 inizia il percorso di ricerca “Studio sull’Essere” che la vede in residenza presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e a Ísafjörður in Islanda nell’ambito del progetto RoundTrip. Nel 2022, insieme alla musicista Katatonic Silentio, crea “X”, un profondo scambio umano e artistico dove suono e corpo si ritrovano. Artista associata di Sosta Palmizi. Collabora come artista su progetti di varia natura e durata per il brand RRUNA, che racconta l’arte attraverso la moda. Attualmente lavora per Ambra Senatore al CCN di Nantes (FR). Concept e danza Olimpia Fortuni sound Katatonic Silentio con il contributo umano e artistico di Milena Costanzo e Raffaella Giordano apporto drammaturgico Cinzia Sità assistente di scena Elisa Spina direzione tecnica Silvia Laureti produzione Ass. Sosta Palmizi coproduzione Teatro delle Moire/Danae Festival, Fabbrica Europa con il sostegno residenziale di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia, Olinda/TeatroLaCucina, Danza Urbana – Rete h(abita)t/Sementerie Artistiche ringraziamenti a Corinna Ciulli per le pratiche sciamaniche e a Pieradolfo Ciulli per l’assistenza video durante il processo creativo.
INFO: Tel. 338 8139995
A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)