Un maggio pieno di appuntamenti nazionali e internazionali
Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri
IN TOUR - Nato in Svizzera e formatosi artisticamente all’estero Pablo Girolami ha però radici italiane. È il Friuli-Venezia Giulia la terra natìa della sua famiglia e qui Pablo è voluto tornare per creare nel 2019 la Compagnia di danza contemporanea IVONA. La compagnia in quattro anni di vita si è trovata i suoi spazi nei migliori festival di danza nazionali ed internazionali e questo grazie alle capacità di Girolami come direttore artistico e coreografo nonché dei ballerini scelti per le sue creazioni.
Dall’incontro con il danzatore Giacomo Todeschi, nasce la prima creazione “Manbuhsa”, duetto vincitore del premio TWAIN direzioni-Altre e del premio del Pubblico, al festival CortoinDanza e al 33° Certamen coreografico di Madrid. “Gianni-Pasquale” (2019) vince il Premio Roma Danza 2020 (sezione “smARTphone Dance”). Nel 2020, Girolami coreografa “Manbuhsona”, co-prodotta dal CID-Rovereto, dal Festival Oriente Occidente e dal centro di produzione TWAIN, e nel 2021 T.R.I.P.O.F.O.B.I.A., che vince il premio per la migliore coreografia al concorso coreografico del “Distrito de Tetuan” (Madrid) e al Choreographic Competition “Linkage” (Bulgaria), e al Rotterdam International Duet Choreographic Competition si aggiudica il premio del pubblico.
Questo maggio 2023 la Compagnia IVONA ha in agenda sette appuntamenti, tre esteri e quattro nazionali: il primo è quello del 5 e 6 (ore 20) ad Hannover in Germania in occasione del TanzOFFensive nella location Eisfabrik dove presenterà RER; a seguire il 7 (ore 20) sarà al Theatre du passage di Neuchatel in Svizzera, con la creazione MANBUHSONA; il 9 (ore 20,45) giungerà a Catania, ospite del FIC Fest, dove presenterà T.R.I.P.O.F.O.B.I.A.; il 13 (ore 20,30) sarà il Teatro Rosalia di A Coruna in Spagna, ad ospitare la Compagnia che si esibirà nuovamente in MANBUHSONA; il 26 (ore 21) tornerà in Italia, a Roma, al Teatro Brancaccio, ospite di Futuro Festival con in programma un duplice appuntamento con MANBUHSA + RER; il 27 (ore17) si sposterà a Pesaro, dove all’interno del Pesaro Danza Focus Festival, presso la Sala della Repubblica del Teatro Rossini, presenterà nuovamente MANBUHSONA. A chiudere gli appuntamenti mensili sarà la tappa milanese del 28 (ore 19) dove per la XVI edizione di Exister si esibirà alla DanceHaus Susanna Beltrami con la nuova creazione THE VALLEY.
RER – creazione del 2022. Creare con l’individualità un reticolo cristallino o un organismo vivente. Riuscire ad immedesimarsi con la singola vertebra, con l’impulso del neurone. Cercare quanto una monade possa concedersi libero arbitrio prima di rompere l’essenza di tale organismo. Rendersi conto che spesso sono spazio, tempo e gravità a decidere. Scienza ed arte sono sorelle della stessa intenzione, cercano di riconoscere entrambe le strutture complesse che governano ciò che esiste. Sono uccello e lupo; sono millepiedi e smeraldo, e acqua salata, e cervo e ancora ricordo e sogno; e le mie dita volgeranno in rami e poi foglia, e vigna, e uva e vino, bevuto da un giovane ridente.Quanta bellezza nelle perfette forme della natura, nei bagliori della ragnatela alle prime luci dell’alba, nella simmetria dello scheletro, nei rosoni del sistema solare. Quante conchiglie nascoste in ogni paesaggio. Quante forme geometriche del nostro pensiero radicate in simboli superano il passare degli anni. Nel caos dei suoi pensieri e delle sue emozioni l’uomo costruisce cattedrali.
MANBUHSONA – creazione del 2020 co-prodotta dal CID-Rovereto, dal Festival Oriente Occidente e dal centro di produzione TWAIN. “Manbuhsona” è un’evoluzione. “Manbuhsa”, la prima creazione di IVONA, duetto vincitore del premio TWAIN direzioni-Altre e del premio del Pubblico, al festival CortoinDanza e al 33, diventa “Manbuhsona”. In “Manbuhsona” la coppia diventa la comunità, la gita di un giorno diviene il viaggio di una vita. Dobbiamo riguadagnare il nostro istinto e cercare nel nostro passato le nostre certezze per essere forti e saldi. Un viaggio temporale, e nello spazio, che collega radici primordiali e futuro prossimo. Ci immergeremo nella natura e saremo ispirati dalla sua bellezza. Le sfide personali affrontate e le relazioni intessute mireranno a costruire una comunità sinergica, che agirà simbioticamente. Da una sensazione di disconnessione iniziale, ogni danzatore è chiamato poi a connettersi con la propria esperienza personale, per mezzo della propria risposta somatica individuale. Via via i danzatori aumentano gradualmente la vicinanza tra loro, si percepiscono vicendevolmente, rappresentano la reciproca consapevolezza prendendo coscienza dell’unione dei loro cammini. Progressivamente la loro fisicità sarà un tutt’uno con i ritmi della musica, questa energia guiderà il gruppo verso l’omogeneità. Egoismo e individualità si dissolveranno facendo posto alla generosità. La forza della collettività celebra così il viaggio percorso in un rituale carico di eccitazione. Un’energia emanata grazie alla purezza dell’istinto naturale ritrovato.
T.R.I.P.O.F.O.B.I.A. – creazione del 2021. La tripofobia è la paura dei buchi, chi soffre di questo disturbo è terrorizzato dalla visione di pattern ripetitivi, costituiti da piccoli fori ravvicinati e profondi, come quelli di un favo delle api o una spugna da bagno. Chi ne è soggetto prova disagio, ansia, disgusto, arrivando ad avere panico, nausea e brividi. Sfidare una paura non è facile. Pablo Girolami sceglie di accettare la sfida e di prendersi gioco di questa paura. I due danzatori in scena si trasformano in veri e propri parassiti che si insinuano nelle sue gallerie. Sono due corpi che si incanalano negli schemi ai quali questa fobia fa riferimento. Muovendosi con forme geometriche alternate e precise, si districano così tra cunicoli bui e privi di aria, accompagnati da elementi “altri”. Investigano il dualismo tra equilibrio e disequilibrio, passivo e attivo, consapevole e inconsapevole, ma soprattutto il paradosso dell’irrazionalità della paura umana. T.R.I.P.O.F.O.B.I.A. ha vinto: Best choreography award - Certamen Coreográfico del Distrito de Tetuán – Madrid; First prize & Audience award - Linkage Choreography Competition Sofia; Audience Award - RIDCC, Rotterdam; Premio TWAIN Direzioni_Altre 2022; e pochi giorni fa anche il Primo Premio al Jerusalem International Choreography Competition (all’interno del 10th Jerusalem International Dance Week).
THE VALLEY – creazione del 2023. Uomo non troppo umano che annusi e assapori il potere, dolce e rancido, frutto troppo maturo. Mela che porgi con un sorriso. Uomo non troppo umano, non cacciatore e preda ma predatore e predato. Hai sempre sete, sete di protezione, sete di sicurezza, sete di grandezza e ancora e ancora, e ancora un fantasma sbiadisce le tue relazioni, i tuoi desideri, i tuoi comportamenti e le tue decisioni. Uomo non troppo umano, mai pensato a come gestirlo il tuo potere? è forse mai stato tuo? o il potere strisciando ti ha modellato a sua immagine e somiglianza? Sola, una nuvola veste l’orizzonte. Sfiorati dal vento siamo tutto, disarmati. Verdi colline sotto una perlacea aurora, creiamo infiniti possibili mondi. L’acqua scende in un lieve mormorio accarezzando l’erba alta, levigando la pietra. Ma non possiamo tornare, lasciandoci qui con un lieve sentore di ciò che potere sarà. Pensiero di un futuro passato di un bambino interiore che aveva trovato il suo vero desiderio nel possibile.
A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)