DANZA & BALLETTOA PARMADANZA 2023 “L’HEURE EXQUISE”

28.02.23 - 18:00
Alessandra Ferri nella coreografia di Maurice Béjart
Credit ph.Marco Brescia
Credit ph.Marco Brescia
A PARMADANZA 2023 “L’HEURE EXQUISE”
Alessandra Ferri nella coreografia di Maurice Béjart

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

PARMA - Quattro decenni di carriera sulle vette della danza internazionale, dall’ingresso al Royal Ballet di Londra al Teatro alla Scala: l’étoile Alessandra Ferri racconta il suo viaggio artistico a “Parma Danza 2023”, sabato 4 marzo (ore 20.30), con “L’Heure Exquise”, variazioni su un tema di Samuel Beckett “Oh, les beaux jours”, coreografia di Maurice Béjart ripresa da Maina Gielgud. A condividere con lei il palcoscenico, Thomas Whitehead, danzatore del Royal Ballet di Londra. Le scene sono di Roger Bernard, le luci di Maina Gielgud e Marcello Marchi, i costumi di Luisa Spinatelli.

Composta nel 1998 per Carla Fracci e Micha Van Hoecke e ispirata al dramma Oh, les beaux jours (Giorni felici) di Samuel Beckett, sulle musiche di Anton Webern, Gustav Mahler, Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Lehar, la coreografia di Béjart ha come protagonista una ballerina âgée che, dopo aver raggiunto l’apice del successo internazionale, vaga tra i ricordi più felici della sua lunga carriera. La scelta di questa coreografia, da parte di Alessandra Ferri, non è stata casuale: “Per celebrare e festeggiare i quarant’anni dall’inizio della mia carriera – racconta infatti l’étoile “cercavo un ruolo significativo, mai interpretato, giusto ed emozionante per l’artista che sono ora. Riordinando il mio archivio ho trovato una pagina che parlava di un lavoro di Maurice Béjart basato su uno straordinario testo di Samuel Beckett: Giorni Felici. Un caso? Mi piace pensare piuttosto a un “segno”, una concatenazione di date, anniversari, emozioni: ho scoperto che nel 2021 saranno 60 anni da quando Beckett scrisse la piéce. Il ruolo della protagonista, immaginato da Béjart nel 1998 è assolutamente fantastico, la sua Winnie è una ballerina “âgée” che nella sua malinconica solitudine vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici, il suo Willy è un suo ex-partner e la famosa collina di sabbia che la sommerge è una montagna di vecchie scarpette da punta. Non ho avuto dubbi, ho sentito che era quello il ruolo che cercavo”. 

Alessandra Ferri è considerata internazionalmente una delle più importanti ballerine drammatiche del nostro tempo. Nata a Milano, ha iniziato gli studi alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e successivamente ha studiato alla Royal Ballet School di Londra. Nel 1980, dopo aver vinto il  Prix de Lausanne, è entrata a far parte del Royal Ballet diventando prima ballerina a soli 19 anni quando Sir Kenneth McMillan la sceglie per interpretare i ruoli più importanti dei suoi balletti, Romeo e Giulietta, Manon e Mayerling: appositamente per lei inoltre il famoso coreografo ha creato altri ruoli, come Marie in Different Drummer e Micol in Valley of Shadows. Nel 1985, Michail Baryshnikov la invita all’ American Ballet Theatre dove rimarrà Prima Ballerina fino al 2007. Nel 1992 è nominata Prima Ballerina Assoluta al Teatro alla Scala dove resterà fino al 2007. Ha  lavorato con i più grandi coreografi del nostro tempo: Sir Frederick Ashton, Sir Kenneth McMillan, Jerome Robbins, Jiri Kylian, Twyla Tharp, John Neumeier, William Forsythe,  Roland Petit. Ha danzato nei teatri più prestigiosi del mondo. Tra i numerosi premi ricevuti il Sir Lawrence Olivier Award, il Dance Magazine Award e il Benois de la Danse. Nel 2006 è stata nominata Cavaliere della Repubblica dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2013, dopo sei anni di assenza dalle scene, torna a danzare e firma la sua prima coreografia, The Piano Upstairs, un dance play  presentato  al Festival dei Due Mondi a Spoleto. Nello stesso anno viene creato per lei il ruolo di Lea in Chérie al Signature Theater di New York. Nel   2015  al Royal Ballet Wayne McGregor crea per lei il ruolo di Virginia Woolf in Woolf Works, per il quale nel 2016 vince il secondo Oliver Award ed il National Dance Award . Nello stesso anno John Neumeier crea per lei il ruolo di Eleonora Duse nel balletto DUSE con l’Hamburg Ballet. Nel maggio 2018 debutta in Afterite al Metropolitan Theatre di New York, nuova creazione  di Wayne McGregor  per l’American Ballet Theatre. Nel gennaio 2019 a Londra inaugura il Linbury Theatre,nuova sala alla Royal Opera House,con lo spettacolo Trio ConcertDance. Nel giugno 2021 debutta ne L’Heure Exquise, variazioni su un tema di Samuel Beckett “Oh,les beaux jours” coreografia e regia di Maurice Béjart.

Thomas Whitehead, nato nel West Yorkshire, ha studiato alla The Arts Educational Schools ed alla Scuola del The Royal Ballet. Nel 1994 entra a far parte della compagnia del Royal Ballet di Londra, promosso solista nel 2002 e nel 2017 promosso Principal Character Artist. Nei ventotto anni di carriera ha interpretato i ruoli nei balletti dei più importanti coreografi presenti nel repertorio della compagnia, tra questi Sir Kenneth Macmillan, Sir Frederik Ashton, John Cranko,Peter Wright ,Mats Ek , Carlos Acosta, Alastair Mariott, Wayne McGregor. Nella stagione 2006/2007 ha danzato nel tour mondiale, il ruolo del “Cigno” nell’iconica produzione Il Lago dei Cigni a firma di Matthew Bourne. È stato nominato nel 2010 nella categoria “Best Male Performance at the National Dance Awards”. A partire dal 2010 ha collaborato in numerosi progetti teatrali e tra questi: con Sir Richard Eyre e Viviana Durante per l’adattamento di Truly, Madly, Deeply; con Kristen Mcnally per Don’t Hate the Player, Hate the Game. Dal 2020 collabora con il Royal Ballet anche come terapista del respiro. 

Info: 39 0521 203999 - [email protected] 

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

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