AIDECO spiega come detergere igienizzare e proteggere la pelle delle mani, diversa dal resto del corpo Vale sempre, ma soprattutto in questo periodo, così diverso dalla normalità.
Le rubriche di fashionchannel.ch: “SALUTE E MEDICINA”
MILANO - Pandemia da coronavirus e sembra ormai superfluo ricordare quanto sia essenziale lavare le mani. Una delle forme primarie ed importanti di prevenzione delle infezioni batteriche, micotiche o virali, purtroppo come di quella che stiamo vivendo, è proprio l’igiene.
Questa pratica, che a noi ancora oggi sembra banale, se ben eseguita e con esemplare costanza, ha salvato nel mondo milioni di vite, come da tanti anni ci ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con la “Giornata Mondiale per il lavaggio delle mani”. Questo momento ci ricorda l’importanza di questo gesto semplice, ma essenziale per la prevenzione delle infezioni trasmissibili.
Le mani sono la parte del corpo più esposta
Le prime e più importanti linee guida da seguire per lavarle bene sono infatti dell’OMS e con tutte le altre diffuse in questi giorni (dalle autorità competenti, fino ai social-media), hanno in comune la centralità della detersione e l’igiene delle mani ed il come metterle in atto nel più efficace dei modi.
Infatti, rammenta AIDECO, il continuo contatto con l’ambiente esterno, soprattutto tramite le mani, ci espone ai microrganismi ed ecco perché la necessaria costante attenzione che si deve porre alla loro igiene. La loro frequente pulizia è un fondamentale compendio per il mantenimento della salute dell’individuo ed oggi questo concetto ci è quanto mai chiaro: provvedere alla loro continua detersione o, in alcuni contesti, alla loro igienizzazione o disinfezione, può salvare la vita.
Per loro caratteristica anatomica-funzionale e per la peculiarità cutanea che distingue le mani dal resto del corpo, rappresentano un vero e proprio “lasciapassare” per i microrganismi, anche quelli patogeni. Il ripetuto, e spesso anche inconsapevole, continuo contatto con altre nostre parti corporee (viso, bocca, naso, occhi, capelli) e quelle degli altri (strette di mani, abbracci, carezze, contatti) instaura un vero e proprio circolo vizioso dal quale è difficile ma non impossibile uscirne.
Come ormai noto a tutti, una regolare ed accurata detersione è una prima forma di abbattimento della carica micro-organica che risiede sulla pelle. La veloce rimozione dello sporco e del film idrolipidico di superficie (con tutto quello che ingloba, microrganismi compresi) attraverso l’uso di un buon detergente è sicuramente un imprescindibile punto di partenza.
Da AIDECO il glossario dell’igiene
Per maggiore chiarezza è opportuno precisare alcuni concetti con un breve glossario: “detergere” corrisponde all’atto di portare via lo sporco, con tutto quello che comporta, microrganismi compresi; “igienizzare” significa pulire una superficie o un oggetto riducendo la carica batterica, spesso per rimozione meccanica tramite un supporto o dell’acqua, e contrastando le sostanze nocive presenti, con l’obiettivo di renderlo più pulito; “disinfettare” vuol dire igienizzare con maggiore accuratezza, ovvero eliminando non solo con un’azione meccanica gran parte dei batteri presenti su una superficie ma uccidendoli (i prodotti sono in genere presidi medico-chirurgici o anche medicinali); “sterilizzare” (pratica non routinaria, usata in campo medico) porta ad eliminare la totalità dei microrganismi. Inoltre va qui sottolineato che si definiscono “prodotti disinfettanti”, quelli utilizzati per oggetti o superfici e “prodotti antisettici” quelli usati su tessuti e mucose umani o animali, integri o danneggiati.
Gel su base alcolica: utili fuori casa, ma attenzione alle formulazioni e al “fai da te”
In un particolare momento come questo, solo quando la detersione non è praticabile, come fuori casa, nei luoghi di lavoro oppure (oggi in particolare) presso supermercati e negozi, è consigliabile l’utilizzo di igienizzanti, come ad esempio i famosi gel su base alcolica. In tal caso, ricorda AIDECO, è bene ricordare di evitare ancora di più il contatto con viso, occhi e bocca: alcune sostanze utilizzate in tali formulazioni, affinché siano efficaci, permangono maggiormente sulla cute delle mani e potrebbero causare alcune alterazioni e/o irritazioni cutanee specialmente in zone delicate come quelle appena citate.
Andrebbe inoltre sconsigliato il ripetuto ed inappropriato utilizzo di igienizzanti troppo aggressivi, ad alto contenuto di profumo e soprattutto gli “home made”: soprattutto con il “fai da te” il rischio di provocare danni alla pelle, come ad esempio dermatiti irritative o allergiche o peggio ancora /corrosione, ustioni, è alto.
AIDECO raccomanda l’importanza del giusto detergente mani
Ma un’eccessiva esposizione delle mani risente negativamente del continuo contatto con sostanze che possono arrecare danno a lungo termine: prodotti aggressivi, detergenti non specifici, contatti casuali con sostanze irritanti, oltre a quanto sopra esposto, possono peggiorare anche il quadro sintomatico di patologie pre-esistenti, come psoriasi, eczemi, dermatite atopica o disidrosi.
Anche lo stesso “detergente mani”, se non è formulato in modo dermo-affine (tensioattivi troppo delipidizzanti, sostanze irritanti o sensibilizzanti, assenza di ingredienti ad azione idratante, restitutiva, decongestionante, antiossidante, pH troppo alcalino o troppo acido, etc.), può creare problemi ed alterazioni alla pelle, compromettendo la fisiologia cutanea di zona, specialmente quando usato numerose volte al giorno.
Bisogna quindi preferire e selezionare prodotti “lavamani” progettati per rispettare la cute: efficacia nella detersione, delicatezza per la pelle.
AIDECO - guida alla scelta delle giuste formulazioni per mantenere la pelle idratata e protetta
Inoltre, per non rischiare di danneggiare eccessivamente giorno dopo giorno il naturale film idrolipidico di protezione e non rendere la pelle delle mani più debole e più sensibile alle aggressioni esterne, facilitando così la comparsa di desquamazione, screpolature, arrossamenti e fissurazioni, è fondamentale ricordare di applicare (più volte nell’arco della giornata e soprattutto prima di coricarsi la sera) una crema mani ad azione idratante/protettiva.
Da preferire le formulazioni su base lipidica (emulsioni Acqua in Olio – A/O), contenenti ingredienti idratanti, umettanti, reintegranti/resitutivi. Classici principi funzionali chiamati ad assolvere questi compiti sono ad esempio la vitamina E (INCI: TOCOPHEROL) altamente dermo-compatibile, dalle considerevoli attività antiossidanti e restitutive, la pro-vitamina B5 o Pantenolo (INCI: PANTHENOL) in grado migliorare il ripristino della barriera di protezione cutanea conferendo elasticità, le sostanze ri-lipidizzanti come gli oli (olio di mandorle dolci, INCI: PRUNUS AMIGDALUS OIL), i burri (burro di Karitè, INCI: BUTYROSPERMUM PARKII BUTTER) e le cere (cera d’api, INCI: CERA ALBA BEESWAX).
La dermo-cosmetologia ha a disposizione un numero molto esteso di ingredienti validi a questo scopo, l’importante è sceglierli in base alla loro più alta eudermia, ossia alla loro capacità da un lato di non alterare in modo eccessivo la cute e dall’altro di saper riportare la pelle quanto più possibile al suo normale stato fisiologico.
Per maggiori informazioni: www.aideco.org