Il nuovo Coronavirus Covid-19 ha temporaneamente cambiato la nostra vita quotidiana, l’attività lavorativa, gli spostamenti, i contatti interpersonali, le abitudini igieniche. Inevitabili implicazioni riguardano anche la nostra vita sessuale.
Le rubriche di fashionchannel.ch: “SALUTE E MEDICINA”
ROMA - Il nuovo Coronavirus Covid-19 ha temporaneamente cambiato la nostra vita quotidiana, l’attività lavorativa, gli spostamenti, i contatti interpersonali, le abitudini igieniche. Inevitabili implicazioni riguardano anche la nostra vita sessuale. Il Coronavirus è un virus respiratorio e sappiamo che il contagio avviene primariamente attraverso la saliva e in particolare le goccioline che vengono espulse attraverso il respiro delle persone infette, ancor più la tosse e gli starnuti. Non sappiamo ancora se il virus sia contenuto in altri fluidi corporei e, per quanto riguarda il sesso, nel liquido seminale e nella lubrificazione vaginale. Non vi è però dubbio che la trasmissione avviene attraverso il bacio e la prossimità corporea, certamente inevitabile in un rapporto sessuale. La limitazione dei contatti sociali necessaria alla prevenzione del contagio implica quindi a maggior ragione l’astensione da rapporti sessuali occasionali e l’intimità fisica in nuovi incontri e conoscenze. Basandoci sulle norme restrittive attualmente valide fino al 3 Aprile dovremmo ascrivere tra le forme di contatto oggetto di divieto tutti i rapporti sessuali tra persone che non vivono nella stessa abitazione, sarebbe ben difficile rispettare la prescritta distanza di un metro. Quindi se ai single è richiesta un po’ di pazienza anche per le coppie non conviventi la sessualità incontra un temporaneo rallentamento a meno che non si voglia trasgredire in una sorta di inaspettata “clandestinità”. L’opportuna e ragionevole attenzione a criteri di prevenzione non va in nessun caso sottovalutata. Sicuramente è un momento complicato per gli amanti e in generale per gli habitué degli incontri clandestini, considerate le minori possibilità di spostamento e il maggior tempo trascorso a casa. D’altronde il Coronavirus si aggiungerebbe alle abituali responsabilità verso il partner ufficiale per i rischi di esposizione riflessa alle malattie sessualmente trasmesse.
Alla ridotta possibilità di occasioni sessuali può in questa fase supplire la comunicazione a distanza, prima di tutto consentendo di coltivare un livello di confidenza e intimità emotiva particolarmente importante per il momento di improvviso cambiamento e riadattamento che ci è richiesto. Inoltre la possibilità del sexting e di giochi piccanti in remoto possono tenere alta la tensione erotica in coppie che vedono limitata la possibilità di frequentarsi così come nei nuovi incontri online che si trovano a rinviare l’eventuale conoscenza tête-à-tête. Anche in questo caso i vissuti di sospensione della vita ordinaria non devono però far perdere di vista i confini di una condotta sana e sicura, applicando le fondamentali norme di cautela che lo scambio di immagini online richiede. Vanno in tal senso prese le precauzioni necessarie a tutelare la propria privacy e l’anonimato delle immagini nel caso dovessero capitare nelle mani sbagliate e per prevenire fenomeni di cyberbullismo e revenge-porn.
In un periodo di maggiore permanenza a casa non manchiamo di citare una forma di contatto indubbiamente “sicuro” ovvero quello con se stessi, per chi apprezza l’autoerotismo può essere l’occasione per valorizzarlo come momento piacevole e rilassante da dedicarsi. Se l’effetto “ansiolitico” dell’autostimolazione può essere una gradita risorsa va però fatta attenzione perché non intervengano aspetti di compulsività e dipendenza, favoriti dal maggiore tempo a disposizione associato al senso di impazienza, tensione e irrequietezza che in questi giorni può generarsi. La percezione di equilibrio e benessere nella propria sessualità è come sempre un parametro fondamentale.
La fisicità a due resta soprattutto protagonista della sessualità di coppia e invero di chi condivide lo stesso tetto se ci atteniamo al rigore del decreto #iorestoacasa. L’intimità può in questo caso trarre beneficio della particolare disponibilità di tempo casalingo, lontano dai ritmi frenetici imposti normalmente dagli impegni esterni. Va però considerato che non viviamo un periodo particolarmente sereno poiché ansie e preoccupazioni possono riguardare la propria salute e quella delle persone care ma anche le incognite economiche che intervengono per molte persone e famiglie. Sappiamo che preoccupazione e ansia non sono affatto amiche di una buona sessualità. La regola fondamentale è quella di ascoltare le proprie emozioni e il proprio corpo considerando l’intimità e il sesso come un momento spontaneo e emozionale dove l’intera gamma dei nostri vissuti e emozioni merita di essere accolta. Possiamo pensare la coppia prima di tutto come un luogo di conforto e supporto reciproco dove recuperiamo in modo privilegiato quel contatto fisico venuto meno nelle piccole abitudini della comunicazione e della socialità quotidiana (la stretta di mano, il bacio sulla guancia, l’abbraccio amichevole). L’affetto e le coccole sono quindi un’ottima base per l’intimità corporea da cui la sessualità può esprimersi con complicità e accoglienza reciproca. Può essere d’altronde questo un ottimo momento per la comunicazione di coppia e anche nella sessualità può essere occasione per abbandonare routine e abitudini date troppo per scontate per continuare a conoscersi e ad esplorare nuove potenzialità della propria intesa erotica. Potrà restare in ciò un valore aggiunto quando la quarantena sarà alle spalle insieme a una diversa consapevolezza e attitudine alla responsabilità sociale, nella positività di un impegno comune perché #andratuttobene.
Dott. Daniele Bonanno (Psicologo Sessuologo Roma – Centro AISPS)
Dott.ssa Rossella Berardi (Psicoterapeuta Sessuologa Roma – Centro AISPS)
Redazione Medicina