Carlo Vanzini e “Il Predestinato”

PASSIONE MOTORICarlo Vanzini e “Il Predestinato”

22.02.25 - 12:30
La voce che ha svelato il futuro di Charles Leclerc
Carlo Vanzini @Calo Vanzini
Carlo Vanzini @Calo Vanzini
Carlo Vanzini e “Il Predestinato”
La voce che ha svelato il futuro di Charles Leclerc

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MILANO - Se pensate alla Formula 1 su Sky, la prima voce che vi viene in mente è sicuramente quella di Carlo Vanzini. Un commentatore appassionato, coinvolgente, capace di trasformare ogni sorpasso e ogni curva in pura adrenalina. Ma c’è un soprannome, in particolare, che ha reso Carlo una leggenda tra i tifosi della Ferrari: “Il Predestinato”.

Questo è il titolo che Vanzini ha dato a Charles Leclerc, il giovane talento monegasco che ha conquistato il cuore dei tifosi del Cavallino Rampante. Ma come è nato questo soprannome che ormai accompagna Charles in ogni GP? Dietro c’è una storia di amicizia, emozioni e una promessa non detta.

Anni fa, Jules Bianchi, grande amico di Carlo, parlava spesso di un ragazzino dal talento straordinario, destinato a fare grandi cose. Quel ragazzino era proprio Charles Leclerc. Jules, mentore e amico fraterno di Charles, vedeva in lui un futuro campione, un pilota capace di scrivere pagine memorabili nella storia della F1.

Dopo il tragico incidente che ci ha portato via Jules (deceduto il 5 ottobre 2024, al Gp di Giappone) troppo presto, quelle parole sono rimaste impresse nel cuore di Carlo Vanzini. Ogni volta che vedeva Charles in pista, non poteva fare a meno di pensare a quell’amicizia e a quella predizione.

Così, quando Charles ha iniziato a brillare con il rosso Ferrari, Carlo ha capito che quel destino annunciato si stava avverando. Con la sua voce emozionata e inconfondibile, ha sussurrato per la prima volta: “Il Predestinato!”. Quel soprannome ha fatto il giro del mondo, diventando il marchio di fabbrica di Leclerc e una sorta di omaggio a Jules Bianchi.

Oggi, ogni volta che Charles regala forti emozioni ai suoi sostenitori, sembra quasi di sentire l’eco di quelle parole di Jules. E grazie a Carlo Vanzini, quel legame tra passato e presente continua a vivere, ricordandoci che in F1 non ci sono solo motori e velocità, ma anche storie di amicizia, sogni e destini incrociati.

Perché “Il Predestinato” non è solo un soprannome: è una promessa che continua a correre. E noi ricordanto Jules, pigiamo il piedone sul gas, sempre! Alla prossima

Redazione Motori

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