Con la coreografia di Frédéric Olivieri
Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri
MILANO - A distanza di quattro anni, dal 13 al 22 dicembre, torna al Teatro Strehler “Cenerentola”, balletto firmato da Frédéric Olivieri sulle musiche di Sergej Prokof’ev e sul libretto di Nicolai Volkov, affidato all’interpretazione degli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, diretta dallo stesso Olivieri. Sul palcoscenico si alterneranno 86 giovani danzatori e, nei ruoli solistici, allievi fra il 6° e l’8° corso. Il balletto, nato nel 2015 su commissione della Fondazione Bracco, ha conosciuto nel tempo un notevole successo, in Italia e all’estero. Proposto ad anni alterni al Teatro Strehler durante le festività natalizie, è andato in scena anche alla Scala e a Brescia, Genova, Pavia, Lublino.
Rispetto alla prima versione del balletto, firmata da Rostislav Zakharov per il Bolshoi di Mosca nel 1945, la “Cenerentola” della Scuola di Ballo scaligera differisce per alcune parti: è in due anziché in tre atti (sette scene e un prologo per il primo atto, undici scene e un prologo per il secondo atto), il Principe compare in due scene già nel primo atto e, durante il suo viaggio alla ricerca di Cenerentola, vi sono due danze di carattere, spagnola e araba.
La partitura risponde alla tradizione coreutica dell’epoca in cui è stata ideata, con una notevole varietà di danze classiche e popolari, passi a due, variazioni, valzer, mazurche. Il carattere di ciascun personaggio è tratteggiato attraverso temi musicali che seguono le vicende narrate nella storia: così Cenerentola è caratterizzata da tre diversi temi, il primo che sottolinea il senso di oppressione e solitudine, il secondo la speranza in un futuro più roseo e il terzo l’innamoramento e la gioia della serenità raggiunta. Le sorellastre, invece, vengono delineate attraverso toni farseschi e goffi, mentre la matrigna entra in scena accompagnata da modulazioni aspre e minacciose, in netto contrasto con le note melodiose e rassicuranti della Fata.
Nel balletto spiccano per energia e freschezza, nel primo atto, la danza delle fate delle quattro stagioni, chiamate dalla Fata Madrina per trasformare il sogno di Cenerentola in realtà e condurla al ballo, e nel secondo atto, in cui ben sei scene oltre al prologo sono dedicate al ballo a corte, la danza delle tre arance, dono del Principe che le sorellastre si contendono, le variazioni e il passo a due di Cenerentola e del Principe. Nel ruolo di Cenerentola debuttano Rebecca Luca dell’8° corso e Laura Farina del 6° corso, mentre nel ruolo del Principe Filippo Pagani e Alessandro Francesconi, entrambi dell’8° corso. Alla messa in scena dello spettacolo sono chiamati molti allievi ed ex allievi dell’Accademia, dai sarti agli scenografi, dai parruccai agli hair & make-up artist, dai fotografi ai videomaker. Le scene sono firmate da Angelo Sala, i costumi degli interpreti principali sono stati disegnati da Chiara Donato. Le sculture sono state realizzate da Fausta Cerizza, ex allieva del Corso di scenografia teatrale. I costumi sono realizzati ed elaborati da allievi ed ex allievi del Corso di sartoria teatrale, nonché dalla Sartoria Brancato.
A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)