ABITARE/CASALapitec per una dimora storica nel centro di Verona

13.02.23 - 18:00
Il progetto di ristrutturazione porta la firma di Michele Perlini e mostra in cucina le qualità della pietra sinterizzata.
Credit ph. Lapitec
Credit ph. Lapitec
Lapitec per una dimora storica nel centro di Verona
Il progetto di ristrutturazione porta la firma di Michele Perlini e mostra in cucina le qualità della pietra sinterizzata.

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A pochi passi dall’Arena di Verona si trova Phil House, appartamento di 280 mq sottoposto nel 2022 a un intervento di interior ed efficientamento energetico condotto nel rispetto del suo pregio storico, tutelato da vincolo paesaggistico e monumentale. Le caratteristiche della residenza costituiscono ancora oggi il punto focale del progetto: una pavimentazione in seminato riveste in modo uniforme tutti gli ambienti giorno, mentre il soffitto è ligneo, a cassettoni, e le pareti presentano alla sommità affreschi, oggi valorizzati da un’illuminazione indiretta di carattere museale.

“Tra le necessità del committente vi era quella di migliorare dal punto di vista delle prestazioni termiche ed energetiche i locali” dichiara Michele Perlini, architetto “Non potendo tuttavia intervenire sull’involucro abbiamo optato all’interno per una scatola in calcio silicato che al contempo isolasse l’ambiente e impedisse la formazione di muffe. In questo modo abbiamo ingentilito e uniformato gli spazi, senza inficiarne il carattere”.

Su questo involucro neutro si dislocano, come su una tela bianca, elementi d’arredo geometrici realizzati su disegno, da pareti attrezzate retroilluminate in rovere, a librerie, armadiature e il divano d’ispirazione orientale.

Segue la scelta anche la cucina, a vista sul soggiorno e composta da tre volumi asimmetrici neri inseriti sartorialmente nello spazio. La zona lavaggio e cottura, quella di preparazione e l’ultima, di stoccaggio, sono pensate per ottimizzare il flusso di lavoro e consentire un’esperienza di lavoro fluida e armoniosa.

La matrice stilistica della stanza è nata a partire dalla scelta del top: due lastre di grandi dimensioni in Lapitec Nero Assoluto Velluto, dallo spessore di 12 mm e reso unico da una micro-granulosità di superficie che risulta quasi setosa al tatto. Il materiale, unico sul mercato e prodotto in Italia, è stato scelto dall’architetto per le sue prestazioni tecniche e la natura ecologica: Lapitec è infatti una pietra sinterizzata priva di pori, facile da pulire e ideale per il contatto con i cibi. Ultra-resistente e potenzialmente eterna, è priva di silice cristallina e può essere re-inserita nel processo produttivo in caso di smaltimento.

La zona notte della casa, composta da due camere con rispettivi bagni e uno studio, si sviluppa su stanze più piccole, intime: la pavimentazione in parquet a spina di pesce dialoga con quinte in legno che separano solo idealmente l’area benessere, con un approccio progettuale che rievoca le tendenze dell’ospitalità di lusso.

Non manca infine la componente tecnologica: l’ingresso principale avviene direttamente da un ascensore privato e un impianto di ventilazione meccanica controllata gestisce dal punto di vista termico e igrometrico l’ambiente, oltre a compiere una costante attività di purificazione dell’aria.

“La natura è la fonte d’ispirazione del nostro lavoro” dichiara Michele Perlini, “Non c’è niente di meglio di un progetto che parte dalla natura e ad essa ritorna”.

Redazione Abitare

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