Grandi doti artistiche e una rara capacità nell'intrattenere, comico, presentatore, imitatore, doppiatore, solo alcune sue caratteristiche
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NAPOLI - Portando avanti il nostro progetto, con lo scopo di informare i lettori all'estero, sulla vita dei fantastici talenti audiovisivi italiani, ci accoglie uno dei 'personaggi insostituibili'. Prevalentemente del piccolo, ma anche del grande schermo italiano, nonché icona del nostro teatro, MASSIMO LOPEZ. Ci aspetta in un luogo straordinario a lui caro, una città dove la gente prende la vita con umorismo. Nonostante i gravissimi eventi e strascichi, dovuti al Covid, qui si respira comunque, un' aria allegra che ci coinvolge e ci fa stare bene.
Qui è dove si trovano quei chioschi tutto l'anno, con i limoni appesi, per chi avesse all'improvviso il mal di stomaco, o una grande arsura. Qui è dove c'è la bancarella di brodo caldo di polipo, da consumare in tazza per riscaldarsi dal freddo. L'unico posto al mondo dove i bambini ma soprattutto gli adulti fanno lunghissime file davanti alla bancarella in via Forcella per mangiare la pizza fritta. Qui è dove, in tutta via Caracciolo, ci sono le bancarelle dei taralli con la sugna e pepe. Qui siamo a Napoli, dove c'è lo Stadio dedicato al grande campione mondiale di calcio Diego Armando Maradona, dove tutti, finita la partita, vinta o persa, si abbracciano e corrono a mangiare la pizza a libretto. Dove a San Gregorio Armeno creano i presepi più belli del mondo.
Massimo Lopez da bambino...
Sono nato ad Ascoli Piceno l'11 gennaio 1952, ma la mia origine è Napoli da più generazioni. Sono terzo di cinque fratelli. I primi due sono nati a Napoli Giorgio e e gli altri, uno è nato a Bari e l'altro è nato a Roma. Sono nato ad Ascoli quel giorno di gennaio sotto una fitta nevicata, motivo per il quale la neve è stata ed è tutt'oggi ancora una mia grande passione. Cerco la neve d'inverno d'ovunque, nella città, nei posti dove di solito non arriva facilmente. Cerco sempre questi paesaggi innevati e sogno oggi ancora con gli occhi di quel bambino che sono stato un tempo. E quel bambino ancora oggi appunto mi stimola ad osservare la natura, a guardarmi intorno. Ad osservare la natura, a guardarmi intorno, a meravigliarmi e a gioire delle piccole cose. Diciamo che l'abitudine all'osservazione fa parte di me perché probabilmente il trasferirmi sin da bambino, con la famiglia da una città all'altra, in media ogni tre, quattro anni, ha fatto sì che io memorizzassi ogni particolare di ogni luogo, ogni posto. Posti e persone che ormai restano impressi nella memoria. Ho sempre avuto un'attitudine per la musica. Mi dilettavo con il pianoforte e con la fisarmonica già dall'età di cinque anni. Poi, si sono stato un bambino molto fantasioso, giocavo a imitare i maestri, i compagni di scuola e gli amici. Ero una sorta e credo ancora di esserlo, un merlo indiano praticamente. Mi piaceva cantare, ho iniziato da bambino appunto a cantare le canzoni napoletane. intrattenevo le ragazze di un laboratorio dove mia nonna appunto dirigeva questo laboratorio dove fabbricavano camicie, io intrattenevo queste ragazze che lavoravano le camicie, nascondendomi dietro una colonna di questo laboratorio, cantando canzoni napoletane. E questo da bimbo. Poi li durante le pause c'era il pranzo con la meravigliosa pasta al ragù napoletano e da allora fino ad oggi, continuo ad amare, per una questione affettiva evidentemente, la pasta al pomodoro fatta bene, fatta in una maniera più curata. Ho sempre diciamo tenuto fede al bambino che ero e non l'ho mai tradito. e questo non è nostalgia né sindrome da Peter Pan, credo che i bambini abbiano molto da insegnare agli adulti. Sono cresciuto con l'idea dello spettacolo e del canto e dicevo già da allora che avrei voluto fare quello che sto facendo adesso nella vita, cioè l'attore.
Un pensiero per sua mamma
Si, cinque fratelli, tutti maschi e una madre indubbiamente molto indaffarata. Ma dotata anche di forte senso di umor e di fantasia. Ogni volta che cambiavamo casa per i trasferimenti che facevamo, lei andava in avanscoperta, a sistemare la nuova casa. E quando andavamo ad abitarla, lei ce la presentava come se fosse un nuovo gioco per noi, cercando di farci stupire.
'Ragazzi ecco la nuova casa, adesso saremo in questo nuovo posto. Quindi per noi era tutto un gioco. E lo faceva, non trasmettendo la fatica, che sicuramente aveva fatto nel prepararla, nell'arredarla e quant'altro, i traslochi e tutto questo. Non c'era mai il peso di tutto questo. per noi era tutto un gioco e in casa in famiglia avevamo anche la nonna. Grande e valido aiuto per tutti noi e anche soprattutto per nostra mamma. Mia madre, aveva il senso dell'umorismo, molto forte. Aveva il senso dello spettacolo dentro. Anche lei avrebbe voluto essere un'attrice ma non lo faceva. Diciamo che lei lo ha fatto in casa, intrattenendo noi bambini piccoli con spettacolini per farci stare buoni e tante canzoni, anche canzoni di Frank Sinatra che lei amava particolarmente.
La sua carriera...
Alla domanda, 'può illustrarci la sua carriera' io posso dire molto sinteticamente, che ho approdato, anzi ho cominciato la mia carriera d'attore al Teatro Stabile di Genova, nel 1976, anzi fine 75 a seguito di un provino, audizione fatta con il regista Luigi Squarzina.
Mi chiamò mio fratello, Giorgio Lopez per fare la sostituzione di Tullio Solenghi in quanto impossibilitato a interpretare quel ruolo. Giorgio, recitava sin da piccolo, facendo poi nella vita cose sue, create e scritte da lui, opere teatrali, sceneggiati, traduzioni radiofoniche. lavorando già da tempo in questo bellissimo ed importante Teatro, mi convocò. Quindi dopo aver fatto questo provino vengo preso e scritturato presso il Teatro Stabile di Genova con un contratto della durata di tre anni con rinnovo. Che poi effettivamente ci sono stato sei anni all'interno del Teatro Stabile. Quindi entro nella scuderia del Teatro Stabile facendo spettacoli con tanti attori molti importanti, Giorgio Albertazzi, Lina Volonghi attori molto conosciuti Alberto Lionello e quindi involontariamente anzi diciamo che prevalentemente comincio a fare il teatro come attore di prosa classico, quindi nulla di comico proprio un attore se vogliamo drammatico. Ho rappresentato tantissimi autori da Pirandello a Shakespeare, Ibsen Goldoni, Molière e altri. Ogni anno facendo un passo in più, un gradino in più fino ad arrivare alla consapevolezza e voglia di tentare teatralmente di tentare anche il genere comico dopo l'esperienza acquisita. E dopo appunto dopo tutte queste esperienze formative date dal teatro, ho conosciuto Anna Marchesini e Tullio Solenghi con i quali poi abbiamo inventato un genere tutto nostro rappresentato in un programma radiofonico settimanale che doveva essere per poche settimane e invece è durato per più anni dal titolo 'Helzapoppin radio due' un grande successo che tutte le televisioni poi si interessarono a noi proponendoci di rivelarci visivamente al grande pubblico televisivo e quindi abbiamo cosi iniziato a fare programmi molto popolari dal Tastomatto con la regia di Enzo Trapani, alla Domenica In, sempre a Rai uno Fantastico con Pippo Baudo e poi tre Festival di Sanremo per poi passare anche alle reti Mediaset, Scherzi a Parte, Buona Domenica. Spettacoli teatrali scritti dal Trio, che hanno avuto un successo incredibile con storiche file davanti ai botteghini per mesi. Poi una famosa campagna pubblicitaria realizzata con il prezioso aiuto di mio fratello ALESSANDRO LOPEZ mio manager. Successivamente ha coprodotto anche una fiction importante spesso ancora oggi replicata 'Professione Fantasma'. Poi un'altra fiction che mi ha procurato 'Compagni di scuola' anch'essa più volte, tutt'oggi in replica. Altre campagne pubblicitarie poi sempre con Alessandro Lopez la produzione di uno spettacolo teatrale tributo a Frank Sinatra dal titolo 'Ciao Frankie' da qui poi ne è uscito anche un disco. Questo spettacolo è approdato anche negli Stati Uniti dove appunto abbiamo realizzato anche questo disco. Spettacolo che ancora oggi viene richiesto e spesso mi capita di rappresentare. Più altre produzioni teatrali prodotte sempre da Alessandro Lopez 'La strana coppia di Neil Simon'. Torno indietro, questo spettacolo di Ciao Frankie prodotto da Alessandro Lopez con la regia dell'altro mio fratello Giorgio Lopez che ho avuto anche una collaborazione importante come attività di doppiaggio, sono stato spesso diretto da lui. Per arrivare poi a oggi con molte produzioni televisive a Tale e Quale Show, Che Tempo Che Fa, che ancora oggi sto facendo e più le innumerevoli partecipazioni televisive nei vari programmi più importanti
Un momento buio durante la carriera...
Diciamo che non ricordo un momento particolarmente buio, ma ricordo la consapevolezza che questo buio potesse esserci prima o poi. Sai che affronti una vita che può essere altalenante da questo punto di vista, per cui il successo è stato inaspettato. Voglio dire è arrivato in maniera forte, cosi poi ci sono ovviamente delle piccole pause, questo non vuol dire che uno non avesse lavorato ugualmente quindi c'è stato molto lavoro e per poi fare programmi dignitosi più avanti. Quindi diciamo che non ho mai sofferto questo problema della perdita oppure dell'avvertire un buio e seppure c'è stato un po' di buio un po' di calo, non sono andato mai in depressione per questo perchè ne ero consapevole, che potesse capitare
Un partner americano sul set
Se dovessi fare un film e dovessi avere un partner attore americano, ce ne sono tantissimi che amo particolarmente e non ce n'è uno in particolare con il quale mi piacerebbe avere a che fare. Uno di questi è Morgan Freeman un attore straordinario che ho sempre amato molto Jake Gyllenhaal, Woody Allen, ecco questi sono gli attori con i quali mi piacerebbe interagire. Ho interagito già una volta con Woody Allen in occasione di un'intervista che andai a fargli a New York a seguito dell'uscita di un suo film e li ebbi appunto l'occasione di conoscerlo ancora più a fondo.
Una partner...
Per quanto riguarda le attrici americane be mi verrebbe di sognare proprio o l'attrice. Se dovessi dire adesso d'emblée, scegline una, dico Meryl Streep, però poi mi viene in mente che tanti anni fa quando ero bello giovincello quando vidi il film 'New York New York con Liza Minnelli, dicevo Lisa Minnelli mi piacerebbe, proprio per quello che esprime con i suoi occhi, mi piacerebbe averla come partner e comunque Meryl Streep, lei e poi ultimamente House Of Gucci Lady Gaga mi ha incuriosito molto, devo dire la verità.
Tre attori italiani...
Anche qui mi resta difficile rispondere perché ce ne sono molti che a me piacciono ma non riesco a fare una classifica francamente, devo dire che sono molto in gamba. Paola Cortellesi è un'attrice che mi piace, Marco Bocci è un attore che mi piace, Pierfrancesco Favino è un attore che mi piace molto, ecco ne ho detti tre, ma ce ne sono tanti altri.
Un suo consiglio ai lettori...
Tra i miei successi mi viene da dire, una cosa rappresentativa di cultura italiana direi i nostri Promessi Sposi realizzati nel 90, con la nostra regia e è sicuramente una parodia che è diventata talmente interessante e talmente un cult ormai, che addirittura è portata sui libri di scuola parlando di letteratura italiana, parlando di promessi sposi.
Per concludere, un sogno nel cassetto?
Il mio sogno , cioè il mio desiderio più che sogno, è che tutto quello che ho fatto non sia stato solo un sogno. Che ora mi risvegli improvvisamente ed era tutto finto perché sono contento di quello che è accaduto e che sta accadendo, con alti e bassi naturalmente. Però se devo proprio dire la mia, non ho un rimpianto ecco non ho fatto, lo dicevo prima, non ho fatto cinema. Il cinema è qualcosa che non è capitato, anche se poi ho avuto delle piccole, piccole grandi esperienze diciamo che ad esempio anche la partecipazione in un film di Federico Fellini nell'80 / 81, non ricordo 'E la nave va'. Una minima parte, ma non significava la consistenza della parte, ma quanto l'essere stato sul set di Fellini per un mese. Quindi aver visto come lavorava Fellini ed è veramente quello un grande sogno davvero. Ecco non ho fatto cinema, si può dire che ho fatto veramente poche cose in cinema, è un mezzo quello che mi può mancare un pò. Non sono afflitto per il fatto che non ci sia stato, ma se ci dovesse essere, ecco, lo farei, mi piacerebbe fare delle belle cose, come ho illustrato anche prima, parlando della tipologia di film che amerei fare
A cura di Jb Production, autrice Donatella Aquilea