PASSIONE MOTORITra sorpassi e paraurti volanti: il GP di Gedda è un mix di record, scintille e conti (salati)

24.04.2025 - 18:30
Piastri in vetta, Ferrari in altalena e il Campionato Distruttori che si fa... esplosivo
Oscar Piastri @social
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Tra sorpassi e paraurti volanti: il GP di Gedda è un mix di record, scintille e conti (salati)
Piastri in vetta, Ferrari in altalena e il Campionato Distruttori che si fa... esplosivo

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JEDDA - Certe canzoni non passano mai di moda. Tipo quel famoso “Ancora tu…” che calza a pennello per raccontare l’ultima tappa del Mondiale di Formula 1, andata in scena a Gedda. Ed è proprio Oscar Piastri a far partire il jingle della sorpresa: l’australiano mette tutti in fila e si prende non solo la gloria, ma anche un posto nella storia, diventando il primo aussie a guidare la classifica iridata. Non male per uno che, fino a poco fa, veniva considerato “una promessa”. Promessa mantenuta.

In casa Ferrari, invece, si fa il gioco del bicchiere mezzo pieno. Charles Leclerc mostra grinta e segnali di risveglio, mentre la numero 44 – sì, parliamo di Lewis Hamilton – sembra aver messo il navigatore su “strade sterrate”. Max Verstappen? Come sempre, impassibile e letale. Sta lì, pronto a colpire. Un cobra con casco e tuta ignifuga.

Ma il vero spettacolo si gioca… nei box. Eh sì, perché il Campionato Distruttori – la classifica dei danni più costosi – è un thriller ad alta velocità. Dopo il GP del Bahrein, i numeri fanno tremare più dei motori: Jack Doohan guida la speciale classifica con ben 1.509.000 dollari in danni, seguito da Oliver Bearman (1.012.000 $) e Carlos Sainz (867.000 $). Alla faccia della guida sicura.

Sul fronte team, invece, vince (si fa per dire) la Haas, seguita da Alpine e Williams, mentre la Ferrari sorprende… per parsimonia. Ultima in classifica con “appena” 125.000 dollari di spese in riparazioni. A Maranello, almeno il budget lo tengono al guinzaglio.

I pezzi più “amati” dal muro? Ala anteriore – la regina dei decolli imprevisti – seguita da deflettori freni e, per i più audaci, la monoscocca. Roba da meccanici col mal di testa.

E pare, udite udite, che ci siano pure premi in arrivo per i piloti meno distruttivi: oltre alla gloria, c’è anche un bonus per chi arriva a fine stagione senza dover rifare l’auto da zero. Chiamatelo pure “Crash-free bonus”.

Ora si guarda a Miami, il 4 maggio: nuove curve, nuovi brividi, e sicuramente qualche nuovo pezzo da sostituire. Intanto, allacciate le cinture… il vero campionato è appena cominciato.

Redazione Motori

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