Nuova collezione di lampade Bronzetto a tema jungle
Le rubriche di fashionchannel.ch: “ABITARE”, interior design, decoration, tendenze, consigli utili, idee e proposte per arredare
Nella collezione Eclectic della linea Brass Brothers & Co. del Bronzetto è la natura la principale fonte di ispirazione. Tavolini, lampade e applique poggiano su gambi di bamboo o di rosa canina, complementi ispirati alla flora e alla fauna di casa nostra protagonisti o a affascinanti paludi esotiche.
Oggi nasce HORTUS, la nuova linea di lampade da tavolo e applique disegnata dalla designer Cecilia Pantaleo “Il progetto HORTUS è nato quando ho scoperto che inserire le piante, anche di grandi dimensioni, in un progetto di interior dona una particolare forza vitale all’ambiente” racconta Cecilia Pantaleo.
In molte città lo spazio esterno e i giardini sono davvero limitati. Non c’è da meravigliarsi quindi se sempre più persone tendono a circondarsi di piante da interno per creare “l’effetto natura”.
L'ottone è lavorato in modo da creare superfici dall'aspetto ruvido e irregolare che rispecchino l'imperfetta unicità degli elementi della natura.
Sofisticata eleganza
Sensualità e stile elegante caratterizzano le forme eclettiche di questa linea che sposa il gusto esotico e presta la massima attenzione ai dettagli di lusso di moderne atmosfere a tema jungle. La natura si replica in manufatti unici nella versione più naturale dell’ottone e nelle lavorazioni più ardite.
La lavorazione – un mix di artigianalità e tecnologie all’avanguardia
Stile jungle, creatività e tecniche manuali si fondono con le più avanzate tecnologie per le nuove 𝐀𝐏𝐏𝐋𝐈𝐐𝐔𝐄 della linea HORTUS.
Si parte da un 'foglio' di ferro, di 8 decimi di spessore, tagliato a laser nella classica forma della foglia e cesellato a mano. La finitura è un susseguirsi di mani di colore e 'consumature' effettuate artigianalmente con delle pagliette. La spirale in ottone naturale, che congiunge il gambo con la foglia, è un decoro prezioso il cui prototipo, in resina, è nato grazie alla stampante 3D che lo ha replicato dal disegno tecnico digitale originale. Dal prototipo poi si è passati a fare la fusione, a cera persa una tecnica che risale a 3/4 mila anni a.C.
Redazione Abitare