FASHION/CURIOSITÀMax Mara affida a Eva Jospin la realizzazione di un’opera d’arte site specific

12.08.21 - 12:00
Sarà l’artista francese Eva Jospin vincitrice di un concorso di progetto indetto nel 2019  per la creazione di un’opera d’arte site specific permanente da realizzarsi presso il flagship store di Milano
La proposta vincente e di grande impatto di Eva Jospin, dal titolo “Microclima”, consiste in una serra in vetro e metallo
La proposta vincente e di grande impatto di Eva Jospin, dal titolo “Microclima”, consiste in una serra in vetro e metallo
Max Mara affida a Eva Jospin la realizzazione di un’opera d’arte site specific
Sarà l’artista francese Eva Jospin vincitrice di un concorso di progetto indetto nel 2019  per la creazione di un’opera d’arte site specific permanente da realizzarsi presso il flagship store di Milano

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MILANO - L’obiettivo, da cui ha preso avvio il concorso due anni fa, è quello di valorizzare e mettere in relazione lo spazio interno del  più grande negozio Max Mara al mondo e lo spazio aperto di Piazza del Liberty, punto nevralgico nel centro di Milano sul  quale affaccia la terrazza che ospiterà l’installazione artistica, offrendo alle clienti, così come alla città e a tutte le persone  che vi transitano, un affascinante incontro con l’arte. 

La suggestione condivisa con gli artisti invitati a partecipare a questo ambizioso contest, organizzato in collaborazione con  Collezione Maramotti, era quella di un’opera che, pur concepita per essere duratura, presentasse delle caratteristiche  legate all’idea di impermanenza e che, inserita in un contesto metropolitano contemporaneo, stimolasse una riflessione su  una diversa percezione – naturale, fisica, poetica – dello spazio. 

La proposta vincente e di grande impatto di Eva Jospin, dal titolo “Microclima”, consiste in una serra in vetro e metallo,  un’architettura che racchiude un mondo intimo e allo stesso tempo in relazione con l’esterno. Ispirato ai giardini d’inverno  di fine Ottocento – periodo in cui si affermava lo stile Liberty che dà il nome alla piazza – questo padiglione ospiterà la  messa in scena di un paesaggio in carta e cartone, un rilievo raffigurante elementi vegetali esotici, enigmatiche rocce  verticali e un sostrato minerale. 

Queste forme organiche evocheranno la natura anziché ospitarne un campione, come abitualmente accade nelle serre: non  ci saranno vere piante, ma sculture fatte di cellulosa, la materia che da esse deriva. 

L’installazione sarà arricchita da una dimensione olfattiva sviluppata specificamente dall’artista in collaborazione con un  profumiere, per restituire la sensazione immersiva di una serra tropicale. 

La realizzazione dell’opera, previa autorizzazione del Comune di Milano, è prevista per il 2022.

Redazione Fashion

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