La Digital Revolution sta cambiando il mondo con nuove paure ma anche infinte opportunità: per il lavoro, per la vita stessa. foto e brevi video ai testi.
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MILANO - Questa tendenza sembra semplicemente seguire il motto secondo cui un’immagine vale più di mille parole prendendo conoscenza che la comunicazione immediata è dunque la forma del nostro tempo.
Tra i marchi presentati il Progetto Russian Global Fashion Display, un interessante viaggio immaginario attraverso un video emozionale in cui i capi della nuova next generation russa vengono svelati in una dimensione virtuale che vuole essere un tributo alla Russia. L’intento è chiaramente quello di trasmettere un chiaro messaggio di ottimismo, in un momento delicato per il mondo, un progetto di moda nato a Mosca con lo scopo di presentare al pubblico europeo i designers emergenti, oltre le produzioni, le aziende tessili e gli accessori, l’artigianato e il “fatto a mano” ponendo il focus su criteri di originalità dell’idea, la qualità dei tessuti, la cura e la ricercatezza dell’esecuzione oltre alla filosofia di brand.
Il Progetto ha presentato 6 brand di abbigliamento donna, sposa e kidwear, marchi che hanno un grande potenziale in termini di creatività e artigianalità. Brand Bottega No1 (Eva Dorosh) - Brand Giaccata (Tatiana Nais) – La designer Victoria Nadolinskaya - Designer Elena Iosifova – Il brand Klimkova Kids (Evgenia Klimkova) - La designer Alla Jeltukhina.
Non si tratta solo di moda, l'outerwear sia donna che bimba oltre alla linea wedding si concentra sullo stile di vita e sulle attività che chi lo indossa, mostrando come la moda russa, presente alle fiere da qualche stagione, abbia un buon potenziale fatto da giovani pieni di idee e di talento, produzioni che hanno una manualità e una lavorazione eccellente.
Anche dai commenti del pubblico del web, di buyers e negozi viene rilevato che il mondo della moda Russa ha fatto passi da gigante negli ultimi anni nonostante le difficoltà di affermazione su mercati più competitivi ma reputano che sia un mercato pronto per l' Europa occidentale. La fashion week quest' anno ha dato grandi soddisfazioni sia in termini di pubblico che di buyer perché la moda ha bisogno di "idee e aria fresca" e i paesi dell’Est sono una terra di mezzo, crocevia di culture che oggi si riflettono nello stile dove ognuno è libero, pur continuando a riferirsi al passato, di sperimentare nuove idee e nuovi stili.
A cura di C. Vannuzzi