SS25: una collezione che parla con la tua voce, non sopra di essa
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MILANO - C’è chi indossa un abito. E chi si indossa.
Con la sua nuova campagna sociale Primavera/Estate 2025, Pence1979 riscrive le regole dello stile, trasformando ogni capo in un’estensione della propria identità. Non una maschera, ma un megafono di libertà personale.
Fotografata con poetico rigore da Alberto Zanetti (secondo anno di intensa complicità) e lo styling di Gaia Fraschini, la campagna è un manifesto visivo che sfida la gravità della prospettiva: gli scatti si possono ruotare, reinterpretare, vivere da ogni angolazione – proprio come noi, umani in continuo divenire.
“Gli abiti non devono sostituirci, ma accompagnarci”, dice Kajetana Orsini, responsabile marketing e comunicazione del brand. E mai frase fu più vera.
La collezione SS25 è un inno alla soggettività sartoriale, dove le asimmetrie, i tagli a vivo, i drappeggi sensuali e i tessuti reinterpretati diventano dichiarazioni di intenti.
Il denim si tinge di blu e rosa estivi, il cotone pesante si fa carezza sulla pelle femminile, e la maglieria si mimetizza da jeans: ogni materiale è un cortocircuito creativo, un invito a uscire dai binari.
Dettagli come la pelle cocco, il camoscio nuvolato e le overshirt effetto vissuto rendono ogni look un mix perfetto di audacia e autenticità, mentre l’intera collezione si pone come risposta stilistica al caos contemporaneo: personale, fluida, senza compromessi.
Pence1979 SS25 non veste. Racconta. Interpreta. Libera. E soprattutto, ti somiglia.
Redazione Fashion