Luigi Bianchi Mantova Sartoria incontra l’arte e crea una speciale selezione di capi per celebrare la grande mostra
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MANTOVA - Dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020 Giulio Romano torna a Mantova con la mostra “Con Nuova e Stravagante Maniera”. Un evento eccezionale, attorno al quale ruoterà una serie di iniziative dedicate, tra cui si distingue, per l'alto tasso di esclusività e novità, la caspule collection realizzata da Lubiam, azienda mantovana leader nel menswear d’alta gamma.
Un progetto non convenzionale e fuori dagli schemi, che crea un prestigioso collegamento tra l’arte e la moda, dove l’eccellenza e l’attenzione per il territorio s’incontrano, creando dei contenuti inediti e catalizzando l’attenzione di nuovi pubblici – in un flusso sinergico che dal mondo fashion si sposta verso la cultura, e viceversa.
“Giulio Romano - afferma Peter Assmann, direttore del Complesso Museale Palazzo Ducale - è stato davvero un artista eccezionale nella sua capacità di puntare sulla creatività. La sua nuova e stravagante maniera si applicava in tante diverse forme artistiche, dal disegno di un piccolo vaso speciale fino alla riorganizzazione del Palazzo in forma di città, il nostro Palazzo Ducale di Mantova. In questo spirito vediamo con grande gioia l’iniziativa del nostro partner già da molti anni, la ditta Lubiam, con la quale condividiamo il progetto sculture in piazza. Il lavoro della capsule collection dedicato a questo artista così interessante che con orgoglio presentiamo in una ampia mostra a Palazzo Ducale, va ad arricchire il già ampio programma di iniziative sul territorio legate al suo lavoro artistico”.
Fin dal suo arrivo a Mantova, tra gli obiettivi prioritari di Peter Assmann c’è sempre stato quello avvicinare ai Musei nuovi target di visitatori, attraverso l’implementazione di strumenti anche non convenzionali. Grazie a questa scelta strategica, e all’importante produzione di Mostre, il Palazzo ha ottenuto un significativo aumento di visibilità e un tangibile incremento in termini di visitatori. Una gestione illuminata che ha apportato evidenti benefici non solo al Museo ma anche alla città stessa di Mantova, grazie alla sua valorizzazione e promozione a livello nazionale ed internazionale.
Una filosofia condivisa con Lubiam, azienda da sempre legata a doppio filo con la città e con il suo territorio. Ecco quindi che, anche in virtù di una collaborazione di lunga data con il museo, la mostra diventa uno spunto cruciale di ispirazione per la nascita di una “collezione nella collezione”, firmata da un brand storico – Luigi Bianchi Mantova Sartoria – che già nel nome esplicita e celebra le proprie amate origini. Una linea di alta gamma, riconosciuta a livello mondiale e rigorosamente Made In Italy, che si contraddistingue per le lavorazioni preziose e per l’utilizzo di materiali di qualità eccellente, che in questa occasione vedrà nascere al suo interno una selezione di capi disegnati da Giovanni e Giulia Bianchi, appartenenti alla quarta generazione della famiglia Bianchi e alla guida del team creativo dell’azienda. I look, derivanti stretto intreccio tra arte e moda, non solo sono dedicati all’opera di Giulio Romano - che non subisce l'effetto del tempo ma rimane integra e attuale ancora oggi – ma sono anche pensati per essere indossati da un moderno Giulio Romano: un artista eclettico e poliedrico,
innamorato della propria arte (che può essere la fotografia, così come la musica) e fortemente ispirato dalle sinergie inedite che si instaurano tra di essa e altri mondi di significato.
Racconta Giulia Bianchi: “L'aspetto che rende questo progetto così stimolante non deriva solamente dall'indiscusso prestigio della Mostra e dei partner coinvolti, ma dalla richiesta che ci è
stata fatta di mettere a disposizione la nostra creatività ed il know-how dell'azienda per realizzare dei capi assolutamente inediti. Una sfida che ci ha fin da subito lusingato ed entusiasmato e che ci ha visto impegnati a fondo per rispettare il tema proposto. A differenza di altri tipi di partnership che abbiamo già sperimentato nel campo dell'arte, questa collaborazione si traduce in un vero e proprio lavoro a quattro mani con il Museo”.
Redazione Fashion