Prezzo:
Giovedì 24 |
Arte
Bellinzonese
Come fornitore culturale autonomo, mi sforzo di raggiungere l'indipendenza nella nebbia di una violenza nascosta e onnipresente. Sia nelle piccole che nelle grandi vicende, incontro costantemente l'uomo con le sue insidiose rotture di parola. Considero l'illuminismo e la creatività emancipatrice – insegnare e imparare – la chiave per far ripartire ciò che è bloccato, senza presunzione, se ci riusciamo.
La "fabbrica culturale baviera" si rivolge, come un palcoscenico improprio della fantasia, a un pubblico, per cristallizzare i cambiamenti necessari con l'aiuto di un luogo di produzione della curiosità pacifico e non istituzionalizzato, mentre l'io si trasforma in un disertore sociale. Nessuno che non dovrebbe recitare un ruolo, con piacere nel teatro del mondo. I sipari non devono calare.
In ogni caso, nella sua comprensione, non si tratta di una dimostrazione economica culturale. Si chiede un'alleanza ispirata con l'uomo, non certo una casa d'aste di interessi ostentati. Muovere attraverso il muoversi, è la risposta che invita e – chi non ha debiti, scagli la prima banconota.
Il pendolo oscilla tra morale e libertà. Senza morale non c'è libertà. Senza libertà non c'è morale.
Nel caso della "fabbrica" non si tratta del metodo di "conservare" il sistema, di congelare ciò che è stato creato, ma si lavora con slancio allo sviluppo. Nessuna conservazione in magazzino. La volta arredata può essere arieggiata con manufatti.
Metti la fantasia nel serbatoio e continua a guidare tra le curve – verso punti di vista inaspettati. Il cielo apre le sue porte alate e le persiane. Alimentare la cultura – non è un'affermazione sulla sua qualità, piuttosto l'humus per manipolarla.
Un'iniziativa di Marietta e Silvio R. Baviera.
Apertura: Giornico, 19 aprile 2025 – Jürgen Zumbrunnen, Claude Sandoz, Tomas Bunk.
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Als kultureller Selbstversorger mühe ich mich im Dunstkreis von versteckt gegenwärtiger Gewalt um Unabhängigkeit. Im kleinen als auch grossen Geschehen begegnet mir stets der Mensch mit seinen heimtückischen Wortbrüchen. Aufklärung und emanzipatorische Kreativität halte ich – lehren und lernen – für den Schlüssel, Steckengebliebenes ohne Anmassung, wenn es gelingt, in Fahrt zu bringen.
Die fabbrica culturale baviera wendet sich als ungebührliche Bühne der Fantasie einem Publikum zu, um fällige Veränderungen mit Hilfe einer friedlichen, nicht institutionalisierten Produktionsstätte der Neugierde heraus zu kristallisieren, während sich das Ich zum gesellschaftlichen Überläufer wandelt. Niemand, der keine Rolle spielen würde, lustbetont im Theater der Welt. Die Vorhänge dürfen nicht fallen.
Jedenfalls handelt es sich in seinem Verständnis um keine kulturelle Wirtschaftsdemonstra tion. Gefragt ist ein inspiriertes Bündnis mit dem Menschen, schon gar nicht ein Auktionshaus protzender Interessen. Bewegen durch sich regen, lautet die auffordernde Antwort und – wer keine Schulden hat, werfe den ersten Schein.
Das Pendel schlägt zwischen Moral und Freiheit. Ohne Moral keine Freiheit. Ohne Freiheit keine Moral.
Es handelt sich im Falle der fabbrica nicht um die Methode, das System “Konservieren“, das Geschaffene gar einzufrieren, sondern man arbeitet mit Schwung an Entwicklungen. Keine Lagerhaltung. Das möblierte Gewölbe lässt sich mit Artefakten durchlüften.
Tu Fantasie in den Tank und fahre um die Kurven fort – zu unerwarteten Betrachtungsweisen. Der Himmel öffnet seine Flügeltüren und Fensterläden. Allimentiert man Kultur – ist das keine Aussage über ihre Qualität, eher der Humus sie zu manipulieren.
Eine Initiative von Marietta und Silvio R. Baviera.
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Eröffnung: Giornico, 19. April 2025 – Jürgen Zumbrunnen, Claude Sandoz, Tomas Bunk.
Info Evento
da Sabato 19 Aprile 2025
a Domenica 27 Luglio 2025
Me,Gi,Ve
Indirizzo
Fabbrica culturale baviera
Via cribiago 7
6745, Giornico
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