Prezzo: 10 CHF
Martedì 06 | 20.00
Conferenze
Locarnese
Anticamera della rivoluzione; incubatore della razionalità tecnica; pratica epistemica verificata dall’esperienza, sotto il controllo di una ragione consapevole dei propri limiti; propugnatore di una morale laica (cfr. Donna 2020). Queste sono alcune delle immagini che restituiscono il senso di un’“idea plurale” (Mori, Veca, 2019), e dunque di un’eredità complessa, da più parti considerata inattuale, e tuttavia ancora al centro del nostro presente.
L’Illuminismo rappresenta uno dei dispositivi teorico-politici più difficili da inquadrare in maniera sistematica e questo anche per l’intreccio che lo caratterizza fra ricerca filosofica indagine scientifica e impegno politico, nonché per le diverse aree geografiche in cui ha preso forma.
Al fine di individuare un comune nucleo, si può dire che l’Illuminismo è “un’applicazione militante del razionalismo moderno” (Galli 2020). Si è sostenuto che sia sempre contro qualcosa o qualcuno. Effettivamente, senza tema di smentita, si può affermare che l’Illuminismo è contro l’autorità, contro il passato anacronistico, contro certi privilegi: è, di fatto, un insieme di lotte. D’altro canto, è il pensiero che si definisce attraverso ragione, progresso, individuo, ma anche attraverso potere e attitudine tecnica alla utilizzabilità della ragione.
L’Illuminismo prosegue oltre se stesso: chiedersi quali aspetti di siffatta eredità possano maggiormente supportare le nostre riflessioni nel tempo presente significa valorizzare un pensiero critico che sa vedere la forza della ragione ma anche il “co-appartenersi” di razionale e irrazionale e, in definitiva, comprendere anche quali siano i rischi di alcuni suoi esiti.
Come possiamo spiegare il nesso tra illuminismo ed educazione? Possiamo anzitutto
intendere l’illuminismo alla maniera di Kant: un processo intellettuale, ma soprattutto
morale, grazie al quale l’essere umano si libera dai condizionamenti esterni e interni
e sviluppa la capacità di giudizio autonomo. L’illuminismo è però anche un periodo
storico in cui viene enunciato il principio della scolarità obbligatoria per tutti che troverà
progressiva applicazione nei secoli successivi. Infine non si può trascurare che alcuni
autori rappresentativi delle diverse correnti del movimento illuministico diedero un
contributo rilevante alla determinazione degli scopi dell’educazione, in particolare della
scuola pubblica, istituita dallo Stato. C’è dunque un lascito importante della cultura
illuministica che riguarda l’educazione che merita di essere nuovamente esaminato e
discusso o quantomeno di non essere dimenticato.
Educazione illuministica è tuttavia anche un programma politico attuale, che si
riconosce in alcuni dei principi originari dell’illuminismo, nonostante che il contesto
sociale e culturale sia profondamente mutato. L’educazione illuministica deve oggi
affrontare nuove sfide, non meno difficili e impegnative di quelle a cui i filosofi del
Settecento tentarono di dare una risposta. Proviamo allora ad immaginare le
caratteristiche salienti di un’educazione illuministica adeguata ai complessi problemi
della nostra epoca e a tracciare il profilo professionale ideale di un (un’) insegnante
capace di dar seguito a questo programma.
Info Evento
Per tutti
Martedì 6 Giugno 2023
dalle 20.00
Indirizzo
Associazione Orizzonti filosofici
Centro Leoni
6595, Riazzino
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