E' tornata a Milano per presentare la sua P/E 2020 la designer di Bogotà Laura Aparicio, che nelle sue collezioni unisce una creatività Made in Colombia
Le rubriche di fashionchannel.ch: “SPECIALE MILANO FASHION WEEK, moda primavera/estate 2020”
MILANO - Il 2019 ha segnato l’anno zero del marchio, con il suo debutto lo scorso febbraio nel calendario ufficiale della MFW, la produzione affidata a Studiopuntozero/Gianni Serra e la distribuzione a Spazio 38.
Per la nuova stagione la stilista ripercorre le rotte della propria biografia personale. Un itinerario di viaggio che ci porta inizialmente alla scoperta della nuova Colombia, quella composta da una generazione – la sua - di colti globetrotter, capaci di mixare al meglio i ritmi nativi con quelli europei. Sorvolato l’Atlantico, il punto d’approdo resta Milano e quel gusto unico che la contraddistingue. Laura Aparicio omaggia, la sua città di adozione e formazione, anche con la scelta di una location di grande appeal: la sala Mengoni da Cracco. La Cupola della Galleria ad un soffio.
Abiti asimmetrici, inserti a contrasto, pannelli e coulisse, ampliano i volumi e consentono di giocare con le silhouette ed i fit. Bomber e coulotte, sahariane e gonne dritte con applicazioni di tasche tridimensionali, top, fit&flare dress e freschi chemisier, per una collezione composta da pezzi passepartout day to night, dalla vocazione fortemente cosmopolita e dalla façon impeccabile. Nel complesso, la cifra caratteristica dello stile Aparicio resta il tailoring stemperato nel suo classicismo dalla modernità degli accessori in metallo.
L’intera collezione ruota attorno alla linea morbida di un’orchidea, fiore nazionale, ma non ha nulla di etnico. Jaime Aparicio, artista e padre di Laura, ne sintetizza il profilo grafico in una linea pura che si irrigidisce nei gessati, costruiti moltiplicando semplici moduli nelle due dimensioni.
Tessuti e maglieria in purezza: 100% seta e cotone convivono con mischie di frange, check e classici maschili. L’utilizzo della rete da pesca ripensata in filati extra lusso, semplice o doppiata a contrasto, esprime al meglio nell’effetto del vedo e non vedo, il gioco chic della seduzione dialogando alla perfezione con il rigore dei tagli.
I riferimenti quasi irriconoscibili, intellettuali e per nulla didascalici, all’arte colombiana, all’artigianato e alla natura si trasformano in dettagli di design. Le fusciacche si stringono in cinture geometriche che sottolineano il punto vita, le nappe tradizionali da interior decor si allungano nei fluttuanti abiti dagli insoliti camouflage e i benaugurali native pregnancy ribbon arricciano maniche e scollature. Bagliori metallici e vegetable ivory. I nuovi bijoux dell’ampia collezione di famiglia, sono accostati per contrasto a collane e bracciali in noci di Tagua.
Completano gli outfit Seed mini bag in fibra di mais intrecciati.
Nella tavolozza cromatica i colori si alternano nelle stampe e in tutto ciò che non è unito. I classici marinière: blu navy, rosso, bianco e giallo brillante, sono smorzati da celeste, grigio e tocchi di verde oliva.
Redazione Fashion