A Pitti Uomo Immagine, la moda sostenibile non è solo un trend del momento ma una questione urgente.
Le rubriche di fashionchannel.ch: “Speciale Pitti Uomo Immagine 96, la moda uomo Estate 2020" a cura della nostra redazione"
FIRENZE - Sul tema l’Istituto Europeo di Design insieme al Consorzio Italiano Implementazione Detox e Greenpeace Italia ha lanciato a gennaio una call to action dando il via al progetto The time is now! per lo sviluppo di collezioni uomo orientate all’impiego di materie prime ecosostenibili. Il sistema moda è uno dei più inquinanti del mondo e caratterizzato da modelli di business che consumano molte più risorse di quanto il Pianeta possa permettersi. Un network come IED non solo intende agire per migliorare la situazione attuale, ma vuole impegnarsi per insegnare alle nuove generazioni a non commettere gli errori del passato, fornendo loro gli strumenti per diventare attori del cambiamento. The Time is Now! è questo, un progetto di trasformazione che presenta oggi il suo risultato finale: 5 capsule collection eco-friendly e 5 fashion film di racconto, frutto del lavoro di 15 creativi selezionati fra gli studenti IED dei Corsi di Fashion Design e Fashion Stylist delle sedi di Milano, Roma, Firenze, Torino e Como. Il gruppo, con la Direzione Creativa di Alessia Crea, Alumna IED e co-fondatrice del brand Casamadre, è stato guidato nel progettare collezioni che potessero essere sostenibili, realizzate impiegando tessuti che derivano da una filiera che segue processi produttivi certificati o che utilizza fibre naturali o di recupero.
“Formare i progettisti della moda del futuro con competenza e passione è da sempre la nostra missione - dichiara Sara Azzone, Direzione IED Moda Milano. Ora è indispensabile però fornire loro una consapevolezza nuova, quella della sostenibilità, affinché siano in grado di considerarla sempre nei processi dei propri progetti. Quando ho conosciuto Andrea Cavicchi e il grande lavoro che CID - Detox sta portando avanti con il patrocinio di Greenpeace Italia ho ritenuto che potessero essere i partner ideali per educare i nostri studenti a una moda sostenibile e al rispetto dell’ambiente ”.
“Viviamo in un’epoca di grandi cambiamenti - commenta Paola Pattacini, Direzione IED Moda Roma - Dopo anni di sprechi, eccessi e abusi possiamo finalmente notare il cambio di mentalità, un ritorno alla creatività pura, alla manualità e, soprattutto, alla sostenibilità, che ci permette di creare un prodotto vero, etico ed indossabile, ma soprattutto raffinato e ricercato. The time is now! è un lavoro corale di studenti provenienti da vari paesi e da sedi diverse di IED che cercano, attraverso le loro progettazioni, di proporre un loro punto di vista alla moda del futuro”.
Il percorso ha avuto nel CID un partner d’eccellenza, il Consorzio infatti ha aderito nel 2006 alla campagna Detox promossa da Greenpeace per sensibilizzare i grandi brand a rendere la moda libera da sostanze tossiche. Le collezioni The Time is Now! sono state realizzate con i tessuti forniti da aziende impegnate in Detox e selezionate per i processi attenti all’ambiente: Be.Mi.Va, Berto Industrie Tessili, Candiani Denim, Emmetex, Filati Biagioli Modesto, Furpile Idea, Industria Biagioli, Industria Italiana Fialti, Lanificio Mario Bellucci, Marini Industrie, Miroglio Group e Texmoda Tessuti.
“Le aziende del nostro consorzio, che ringrazio per la grande disponibilità dimostrata, hanno contribuito al progetto attivamente, mettendo a disposizione i loro prodotti e la loro esperienza - dichiara Andrea Cavicchi, Presidente Consorzio Detox. L’impegno delle nostre imprese in progetti di sostenibilità, a partire dai principi Detox di Greenpeace, è per noi un elemento di grande riconoscibilità a livello internazionale, oggi rafforzato dall’ingresso di due nuove aziende della filiera moda: Antilotex Flock Italia e Quagli e Fioravanti Trading. Durante questa lunga collaborazione con IED abbiamo potuto apprezzare la forte sensibilità dei giovani studenti per i temi del riuso, un interesse particolare ai processi tessili non inquinanti e ai sistemi di depurazione delle acque. Il loro lavoro non ha mai perso di creatività, gusto estetico e innovazione, dimostrando che la sostenibilità e l’economia circolare possono essere elementi di arricchimento della creatività dei giovani designer, soprattutto se supportati da un corpo docente qualificato”.
“Il Sistema Moda è ad un bivio e deve scegliere quale strada percorrere - commenta Chiara Campione, Head della Corporate and Consumer Unit di Greenpeace Italia - Non è più possibile proseguire con l’attuale modello di business basato sullo spreco e che fomenta una mentalità usa e getta con impatti ambientali che non possiamo più permetterci. Queste bellissime collezioni, pensate da designer di grande talento, mostrano che è possibile invertire la rotta attraverso l’innovazione e la creatività ed immaginare una rivoluzione della moda capace di rispettare le limitate risorse del nostro Pianeta. Le donne e gli uomini che hanno progettato queste collezioni ci ricordano che possiamo abbandonare l’idea di un “materialismo usa e getta” e convertire l’intero sistema a ciò che altri hanno definito un “vero materialismo” in cui i materiali, i processi per trasformali e l’ambiente di provenienza, sono considerati preziosi.”
Redazione Fashion